Real Warhammer

una realtà distorta e disturbata... come chi ci gioca!

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    Servo leale di Kilgore, unico vero Colonnello

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    Questo topic non ha che l'obbiettivo di farvi riflette su cosa penserebbero le vostre miniature delle vostre gloriose imprese come Generali gloriosi e raffinati. Girondo, nella sua infinita scalogna, non ha comunque mai cantato di queste imprese che ora io vi vado a presentare!! Mi raccomando... non ridete! -_- Potrebbe succedere benissimo a voi!


    Ma che fanno??
    Il sergente dei Picchieri del Norland guardò soddisfatto una truppa di Templari con le corazze luccicanti al sole, portarsi dietro la truppa di goblin che tenevano inchiodati ormai da due turni...
    Mai capita la guerra pensò il segente mozzando la testa ad un goblin ora combatto io, ma poi devo lasciare a loro!! Al diavolo il Sindacato del combattente!!
    Ma la pazienza del sergente non sarebbe stata messa ancora alla prova perchè le probabilità che la truppa di goblin non rompesse i ranghi dopo una carica di cavalleria erano praticamente nulle.
    Cosa stanno aspettando?? si chiese il sergente e poi all'alfiere (alto circa come un corazziere coi tacchi) chiese: "Ma che fa la nostra cavalleria??"
    "Mi dispiace sergente ma ho la linea di vista bloccata da dei microbi verdi che agitano le lance e sputano insulti e insolenze!"
    "Ah, già scusa... allora controllo io" Il sergente, senza rispettare il regolamento si staccò dalla truppa e sbirciò la cavalleria che ferma stava alle spalle dei pelleverde. I cavalli scalpitavano irrequieti, ma i Templari stavano con gli occhi sognanti rivolti al cielo e con rivoli di bava che gli scendeva dagli angoli delle bocche. Il sergente, molto ma molto incavolato, torno tra i ranghi.
    "Allora, signore?? Che fanno??" chiese incuriosito un altro alfiere che era subentrato a quello precedente sbudellato da una lancia arruginita.
    "Allora il cazzo!!" urlò il sergente, gettando l'elmo per terra. "Si sono dimenticati di caricare!!"


    Un Capitano che ha visto tutto!
    Un capitano arrivò galoppando come una furia. La sua armatura magica aveva fermato molte frecce letali e mazze di troll... era un veterano! Se c'è una cosa che fa incazzare un veterano è vedere qualcosa di nuovo, qualcosa che non aveva mai visto nelle sue precedenti battaglie: una truppa di miliziani schierata in parecchi ranghi su un terreno pianeggiate dava tranquillamente le spalle all'esercito avversario.
    "Si può sapere che cazzo state facendo?" chiese infuriato il Capitano sguainando la sua Spada della Forza, perchè la forza lo aveva sempre aiutato.
    "Ma, signore! Vede... noi..." disse un cadetto in modo molto rispettoso.
    "Bando alle ciance!! Vi ordino di andare alla carica, anzi.. vi ordino di seguirmi... vi condurrò io alla vittoria!" lo interruppe il Capitano
    "Ma, signore, lì davanti a noi c'è..."
    "CAAARICAAAA!" Il capitano partì al galoppo verso le linee nemiche, o meglio, tentò di farlò. Dopo pochi metri il cavallo avvizzì, si spellò e le ossa sfumarono in polvere. Lo stesso sucesse al Capitano, che lasciò, a testimonianza della sua esistenza, la spada e l'armatura magica su un mucchietto di polvere.
    I miliziani si guardarono impuriti. Qualcuno singhiozzò. Il cadetto che aveva parlato, non riuscendo a resistere a quel silenzio di morte tentò di giustificarsi: "Io glielo stavo dicendo che davanti a noi c'era un Arca delle Anime... ma lui no! Di testa sua doveva fare!"


    Sfide
    Nel mezzo della mischia, un condottiero del Caos, su un imponente malefico destriero, lanciò il suo guanto di sfida. I personaggi della fazione opposta si fecero avanti. Un mago dell'ordine splendete, un capitano e il sergente dell'unità.
    "Allora stupidi omuncoli! Chi di voi si farà macellare da me?" chiese malignamente il Condottiero facendo ondeggiare il suo pesante martello.
    "Io no!" disse velocemente il Capitano e girandosi verso i compagni disse: "Sono il Generale!"
    "Io nemmeno!" disse il mago facendo un passo indietro "Ho ancora tre pergamene da usare!"
    I due si girarono verso il sergente che fece per darsela a gambe.
    "Per il bene dell'esercito!" lo rassicurarono i colleghi spingendolo verso l'assetato di sangue. "In fondo è solo un gioc..." La prima martellata gli fracassò la testa e materia celebrale volò dappertutto. Il secondo gli svuotò il corpo dalle interiora. Il terzo gli strappò una gamba. Il quarto maciullò il braccio sinistro, il quinto scagliò verso l'alto quel poco che rimaneva della testa e il cavallo completò l'azione con una zoccolata (alla Costacurta!) la scagliò contro il mago.
    "Che culo!" esclamò il piromane senza fiato. "Sei attacchi... sei ferite!" Una lama gli trapassò il petto.
    "Manca ancora la truppa!" disse soddisfatto il Condottiero, che, con spazzolone e paperetta, completava il bagno di sangue. Poi, presa una calcolatrice CLASSPAD T3000, guardò il Generale nemico e poi si concentro sui tasti maledettamente piccoli per i ditoni ferrati. "Allora... Risoluzione... voi avete..." alzò lo sguardo sulla truppa " ...avevate tre ranghi e l'alfiere... noi abbiamo massa, bagno di sangue .. 1, 2, ... 6... tre ferite all'arcimago... 5 alla truppa... ehm... praticamente potete sperare solo nel doppio asso e..." ma alzati gli occhi vide il Capitano avversario che guidava una poco ordinata manovra di ripiego.
    "Capo!" sbottò un Guerriero deluso. "Ci hanno fregato... hanno tirato doppio sei!"
    "Zitto e raccogli il loro stendardo! Siamo furiosi... dobbiamo inseguirli comunque!!"

    E' il regolamento!
    "Vai così!" gridò Tohrin il servente, battendo il cinque con Servex suo collega. La pietra della scaglia rancori (deviando di molto dal punto in cui si era scelto di farla cadere, aveva schiacciato un cantamagie imboscato in un pineto.
    "Ma come faceva a sapere..." cominciò l'ingegnere squadrandoli con sospetto. Stava per dare il martello sulle teste dei due sbarbatelli, quando, improvvisamente, aveva udito quel rumore caratteristico dell'elfetto spappolato.
    "Solo culo!" gridò Servex sbattendo la culatta ferrata contro quella di Tohrin. Dopo essersi sbattuti un altro po', i serventi aspettarono pazientemente e regolarmente il proprio turno di fare fuoco.
    "Sì, dai tocca a noi!!" esclamò improvvisamente Dran, il servente novellino.
    "Chi prendiamo sta volta?" chiese interessato Servex.
    "L'uomoalbero!" disse sicuro l'ingegnere. "Allora gira la leva di un quarto e ruota la macchina di 13°... poi lasciami controllare!"
    I serventi si affrettarono ad eseguire gli ordini. Dopo un rapido controllo l'ingegnere dette l'ordine di far fuoco. Uno strano stridio agghiacciante, come quello di Teclis che canta sotto la doccia, fuori uscì dalla Scaglia Rancori.
    "Al diavolo!! Avaria!!" imprecò l'ingegnere lanciando il martello per terra.
    "Ed ora che si fa?" chiese Dran, preoccupato.
    "Si prega Grugni!" rispose Servex cominciando a sudare. l'ingegnere aveva estratto un dado rosso (sono sempre rossi in questi casi!) e guardando con apprensione i serventi raccolti in torno a lui lo getto a terra. Ruotando su se stesso in maniera poco ortodossa, beccando più e più volte le pieghe nel terreno (tirate sta tovaglia verde!!) si fermò sul nuero due.
    I nani tirarono un sospiro di sollievo. L'ingegnere, non essendo sicuro apri il suo libretto Cento avarie in un mese. "Ragazzi, leggete qua..." disse incupendosi all'improvviso. Servex e Tohrin si avvicinarono mentre Dran controllava se la roccia fosse ancora al suo posto.
    "Ma, capo, questa è roba da goblin!!" brontolò Servex.
    "Lo so... ma così è il regolamento! Attenetevi alle istruzioni!"
    I nani si mossero per eseguire ciò che bisognava fare.
    "CHE CAZZO STATE FACENDO?" chiese Dran impaurito mentre i suoi colleghi lo legavano al posto della pietra.
    "Tranquillo, Dran!" rispose Tohrin, avvicinandosi alla leva per azionare la Scaglia Rancori. "Il tuo compito è fare la faccia cattiva! Noi... scagliamo rancori!"
    "Slegatemi!! Vigliacchi figli di un troll...!!"
    "Ehi, Dran!" intervenne Servex "non te la prendere... è il regolamento! Quindi.. senza rancore!!"
    Tohrin tirò la leva.

    Abbattetelo!
    I tiratori di Norland erano schierati in fila e squadravano una truppa di orchi neri dall'aria poco socievole avanzare contro di loro. Il sergente li fece preparare al fuoco.
    "Pronti? .... puntate... Fu..." ma si interruppe strozzandosi sull'ultima parola, spinto a terra da qualcuno che sorpassandoli correva a perdifiato contro i pelleverde. Agitava le braccia e gridava: "Abbattetelo Abbattetelo!!"
    Il sergente vide che dietro a lui volava un piccione con attaccata alle zampe un ordigno con la miccia accesa.
    Un tiratore aiutò il sergente a rialzarsi in piedi dicendo: "Brutto bastardo di un piccione!"
    "Zitto tu!" lo rimproverò il superiore. "Che ne capisci del progresso?"
    Un agghiacciante esplosione li fece sobbalzare. L'odore di penne bruciate e macinato li aggredì.

    Panico, Paura o Terrore?
    I Naggaronti erano sempre più vicini. La truppa era tutto fuorché calma!
    "Boni, boniiii, statteeeee nei ranghi!" vociferò con voce poco ferma il sergente cominciando a sudare copiosamente. Il polverone alzato dai rettili in corsa era a dir poco inquietante; prendeva forme demoniache e a volte addirittura riproduceva le facce delle lontane suocere.
    "Signore io sono terrorizzato!" balbettò il trombettiere dopo aver sbagliato per la quarta volta l'accordo.
    "Idiota! Tu non sei terrorizzato, sei impaurito! Non confondiamo le cose per piacere!" sbottò seccato il sergente, asciugandosi il sudore sulla fronte.
    "No no, signore! Scusi ma io sono proprio terrorizzato!" biascicò quello tentando di tenere ferme le ginocchia.
    "Mmmm!" fece il sergente meditabondo, posando lo sguardo su un idra che massacrava dei flaggellanti a pochi passi da loro fianco sinistro. "E' impossibile ti dico! Tu hai PAURA e questo è un ordine!"
    "S-sì, signore! Se lo dice lei..."
    "Lo dico io sì!" sbottò seccato il sergente sguainando la spada e preparandosi a resistere alla carica dei Naggaronti incitando i suoi uomini. "Avanti uomini! Oggi porteremo gloria al nostro Impero ed a sua Maestà illustr..." In quel momento un nugolo di frecce si abbatté su di loro uccidendo parecchi picchieri.
    "Ma cos...??" fece il portastendardo preso alla sprovvista.
    "Oddiooo moriremo tutti... scappate.... mettetevi in salvo!!" gridò fuori di sè il sergente gettando a terra spada e scudo e correndo in tondo.
    "Ma che c'ha?" chiese il trombettiere sbattendo i denti tra loro.
    "Bah, dev'essere un attacco di panico!" disse il portastendardo facendo lo sgambetto al sergente per evitare che il suo comportamento portasse scompiglio tra la truppa.
    "Ah... ma io rimango comunque terrorizzato!" riprese il trombettiere tremando come una foglia.
    "Impaurito!" lo corresse benevolo l'alfere.
    "Sì... impaurito... mi confondo sempre!" rispose l'altro, facendo un sorriso nervoso. "Ed ora? Che si fa?"
    L'alfiere gli mise una mano sulla spalla come un padre al proprio un figlio. "Che vuoi fare? Si scappa!"

    Strateghi infallibili
    Se c'è una cosa di cui l'Impero (sempre loro.. poveri sfigati) va molto fiero è sicuramente l'abilità strategica dei propri generali nel disporre le truppe. Poi, se una truppa di miliziani, non resiste ad una carica di cani del caos, questa è un altra storia! Il buco, prima della carica, non c'era e quindi... mica colpa del generale.
    Ora, in ogni battaglia che si rispetti, dall'alto di una collinetta che sovrasta il campo, il generale impartisce i propri ordini di schieramento.
    "Allora..." cominciò spostando lo sguardo su una mappa aggiornata da poche ore. "Su questa sponda del fiume ci piazziamo..."
    "Eh?" fece un capitano.
    "... schieriamo..."
    "Ah!" rifece il capitano.
    "... schieriamo una truppa di tiratori!.. e poi dentro questo bosco sul lato desto piazziamo una truppa di cacciatori e..."
    "Signore!"
    "Che c'è ora?" chiese scocciato il generale.
    "Non c'è alcun bosco a sinistra... signore!" precisò uno scienziato togliendosi la pipa dalla bocca.
    Il generale alzando lo sguardo constatò che era effettivamente vero. "Fate fucilare chi mi ha portato questa carta non aggiornata... dunque... i cacciatori sul lato destro e poi possiamo mandare la cavalleria da quello sinistro così che..."
    "Signore!"
    "Sìììì??" fece il generale guardando un giovane mago che aveva richiesto la parola.
    "Ehm... i templari ci dicono che a sinistra la strada è sbarrata da un bosco e..."
    "Ma non era a desta??" domandò il generale guardando i templari frustrati colpire con le spade i rami bassi di una pineta.
    "Ecco..."
    "Mandateli a destra allora..." sbottò scocciato il generale.
    "Ecco... signore ...vede... pare che gli alberi li seguano ovunque si spostano!"
    Il comandate dell'esercito alzando lo sguardo vide i templari battere in ritirata inseguiti da cespugli coi rovi e querce imponenti. "QUALCUNO INCHIODI QUEGLI ALBERI E SUBITOOOOO!!" gridò paonazzo in volto.
    Qualcuno andò a eseguire l'ordine.
    Respirando forte il generale chiese: "Il fiume è ancora al suo posto?"
    "Ehm... direi di sì, signore!" rispose cauto il mago.
    "E .. mmm... dov'è ora quello stramaledetto bosco?" chiese il generale senza osare alzare lo sguardo.
    "Ehm..." fece incerto lo scienziato. "ma... dico... io non vedo boschi!!"
    "ARRGGGHHH!!"

    Stellette da lancio
    Nel carnaio della battaglia il Capoguerra Orco Nero dopo aver stappato la spalla di un tiranno elfo a morsi ed aver scaraventato il cadavere lontano, ruggì chiedendo che Mork (o Gork) gli desse un altro avversario. I suoi piccoli occhi assetati di sangue si posarono su una figura esile ammantata di nero.
    "Zguarda Zguarda... skappa pikkolo mikrobo!"
    L'Assassino Elfo non mosse un muscolo, attendendo pazientemente il suo avversario... avrebbe caricato al momento giusto. L'Orco si lanciò verso di lui, ma poco dopo aver fatto qualche passo due cinghiali, un carro e due orchi chiaramente drogati gli tagliò la strada (e gli stivali nuovi, sottratti ad un ogre, con le ruote falcate). In una valagna di carne (verde e dura), legno, metallo arrugginito e molta stupidità, il carro piombo sull'elfo.
    Ormai era troppo tardi per togliersi dalla traettoria. Dal mantello nero come gli occhiali di interfector intento a giocare a pocker con gli Antichi l'Assassino estrasse una stellina piccola, con incise alcune malefiche iscrizioni invocanti sicuramente sangue da Khaine ( "T.V.B mia sacerdotessa... te e i tuoi giochetti macabri" ). Caricato il braccio, lanciò la stellina contro il Carro ormai a pochi metri. La stella si conficco sulla struttura... i due orchi drogati tirarono il freno a mano e le redini e mozzarono le gambe posteriori ai cinghiali fermando il carro a pochi centimetri dall'elfo.
    "E Adezzo?" chiese grattandosi la testa l'orco con la frusta.
    "Ehm Ehm " si schiarì la voce l'Assassino inforcando gli occhiali e aprendo un regolamento tascabile. "Secondo il Regolamento... io ho colpito e ferito... quindi... voi siete morti... dovete rimuovervi dal tavolo!"
    "Azpetta un zecondo..." sbraitò l'orco con la lancia "Come zarebbe a dire?? Noi abbiamo quattro ferite... non è korretto!"
    "Ma signori... io ho forza 6!" disse l'elfo allargando le braccia.
    Gli orchi si guardarono, poi scoppiarono a sbavare e ruttare ("ridere" nell'Impero).
    L'elfo sospirò, estrasse un congegno e alzata una levetta la abbassò con un gesto molto teatrale. Un esplosione avviluppò il carro alzandosi a formare un fungo atomico. L'elfo si tolse gli occhiali protettivi, ripose il detonatore in una tasca interna e spazzato via il mucchietto di cenere, si voltò verso il Capoguerra.
    "Allora... dove eravamo rimasti?"

    Specchio riflesso... buttati nel cesso!!
    Il mostruoso Demone Maggiore (scusate l'ambiguità.. ma non ricordo come si chiama... quello che picchia più forte!! :P ) ruggì trionfante scaraventando lontano il corpo seviziato del Arcilettore di Sigmar.
    Ora il Caos trionferà! pensò malignamente pregustando il banchetto di anime che avrebbe avuto in premio dal suo sanguinario Dio. Una palla di fuoco gli passo davanti al naso distraendolo dai suoi macabri pensieri. Una piccola figura si erigeva davanti a lui con una spada fiammeggiante stratta nella mano destra e un bastone, su cui si appoggiava, sulla sinistra. La barba era dello stesso colore fiammeggiante della veste.
    Adoro le anime degli stupidi maghi! ghignò il Demone, caricando la piccola figura. Hanno un buonissimo sapore quando sono farciti di magia!
    A pochi metri il Demone si fermò per assaporare il terrore dell'avversario. "Allora Sgorbio? Temi tu la morte?" poi, riflettendo sulla frase appana detta e non essendo contento del livello di crudeltà ivi contenuta, cercò qualcosa di più adeguato e meno formale ".. mmm... allora mezza calzetta, cosa desideri prima che ti faccia il culo?"
    "Solo una cosa o Orribile mostruosità e abominio!"
    "Sputa l'osso... così che lo possa rosicchiare insieme alla tua schiena!" ruggì il mostro, molto compiaciuto della sua sentenza.
    "Ti sei mai visto quanto sei brutto?" chiese con falsa preoccupazione il microscopico mago.
    "Cos.. cazz.. com... io... tu... egli... interfector... mod..." ora era in serie difficoltà, si spremette le meningi ma non riusci a trovare niente di più sensato di un "Eeeehhh?"
    Il mago, invocando Sigmar, riuscì a trattenersi da fargli una sonora pernacchia e pensò che fosse meglio arrivare direttamente al dunque. "Guarda tu stesso o bruttura del Mondo Conosciuto!" così dicendo estrasse un piccolo specchio dorato con inciso sulla cornice il produttore: Van Horstmann s.p.a tutti i diritti riservati
    Il malvagio portento vi si specchiò e inorridito (assomigliava pericolosamente a Taddei) si mise a piangere. Tra un singhiozzo e l'altro biascicò "Mamma!".
    "Sei brutto, eh?" chiese il mago con molto tatto. Gli rispose solo nuovi singulti più forti dei precedenti. "Vedi... o Orrido amico! Io ti posso aiutare!" continuò il membro del collegio Splendente "Devi tornare da mammina a chiederle scusa!"
    "Ma come posso?" singhiozzò il Demone "sono bloccato in questa stramaledettissima dimensione!"
    "Forse un modo c'è..." disse meditabondo il mago.
    "Come??" chiese l'orrore disperato.
    "Facile!" sorrise il Mago, estraendo una pergamena e porgendola al gigantesco incubo. "Basta che mi firmi questa... cessione momentanea dei tuoi AC, Fo, R, I e A! Ma non ti preoccupare... ti presto i miei per il momento!"
    Sempre piangendo a dirotto il Demone Maggiore di Khorne, in tutto il suo spl... ehm... la sua bruttezza firmò la pergamena.
    "Bene!" esclamò giulivo il mago "Ora appoggia la testa su questo chiodo per favore.. ecco .. un po' più a destra ... bene così!"
    Lo Spendete, gettata la spada fiammeggiante a terra, evocò una mazza da golf e prese la postura per farlo trapassare di dimensione!
    "Addio, con tutta la mia simpatia!" esclamò il mortale alzando la mazza. "Salutami mammina!"
    "Lo farò!" singhiozzò il Sommo Malvagio.

    La fine è vicina!
    "Signore!! Signore!!" si sbacciò un servitore tentandò di fermare la ritirata strategica dell'Alto Comando Imperiale.
    "Che succede ora?" chiese il Generale fermando il cavallo.
    "Signore..." boccheggiò il servitore aggrappandosi alla sella. "Le sorti della battaglia stanno volgendo dalla nostra parte! Stiamo vincendo!"
    "cosa? ma dico.... com'è possibile questo miracolo?" (è la tipica frase detta da chi riesce a vincere con gli Imperiali! :P )
    "Signore... venga a vedere lei con i suoi occhi... venga!"
    Tutto l'alto comando fece dietro front... anche i servi che portavano in spalla i bauli di biancheria del Generale. Tutti si misero ad osservare il campo di battaglia. I Cannoni (ignari del ripiego) si accanivano sul povero Gigante schiavo che se la dava a gambe schiacciando gran parte del suo esercito. Il tuono d'inferno, dopo una avaria proprizia (un bel 6) aveva eliminato i cavalieri del caos, nemesi di tutte le fanterie. Picchieri supportati da miliziani inferociti e templari stavano macellando allegramente una truppazza di Predoni.
    "Ma.. e il loro Campione, che portava scompiglio nelle mie truppe?? Quello che sembrava immortale?" domandò stupito il Generale scrutando il campo senza vederlo.
    "E' stato fermato con successo!" disse orgoglioso il servitore.
    "morto?" chiesero stupiti tutti i campioni, generali, maghi e capitanti increduli.
    "Certo che no... ma è ... come si dice... impaltanato!" sorrise il servo.
    "Dove??"
    Il servo indicò il fianco sinistro del campo di battaglia. Lì, circondato da fanatici imploranti stava il un Campione del Caos assetato di sangue sull'orlo di una crisi isterica.
    "No no!!! Uccidi me uccidi me!!!"
    "No me me!!"
    "Io sono un maritire!! sevizia il mio corpo!!!"
    "No trapassa il mio cuore!!"
    "loro sono infedeli.. al mia fede è grande... tagliami la testa!!"
    "Arrostisci il mio corpo con il fuoco demoniaco.. così sarò martire!"
    Tutto l'Alto Comando guardava il Prescelto in seria difficoltà tentare di capire chi avrebbe affettato per primo.
    "Tenete!" chiamò il Generale.
    "Sì, signore?"
    "Faccia devolvere al culto di Sigmar le pensioni dei morti! Rendiamo grazie ai martiri!" disse il Generale ordinando di conquistare gli ultimi quadranti ancora vuoti.

    Incidenti di percorso!
    "Muori stupido pelleverde!" gridò l'Alto Elfo alzando la spada. Proprio in quel momento il braccio si stacco e cadde a terra. I due lo guardarono stupiti. Poi l'elfo imbarazzato guardò l'orco. "Non è che hai per caso un po' di Atack?"
    "Forze ne ho un poketta! Deve ezzere qui da qualke parte!" risposel'orco frugandosi nelle tasche. "Ekkola!!" disse trionfante estraendo un tubetto tutto unto. Stava per porgerla all'elfo monco quando un dato artiglieria lo gettò fuori dal tavolo sul vuoto.
    "Ehm...." fece l'elfo. "forse serve più a lui!"

    Ormai... perso per perso!
    I poveri picchieri Imperiali si strinsero tra loro, agghiacciati da ciò che era successo nei momenti precedenti. Il loro generale su grifone era diventato un colabrodo sotto il fuoco incrociato di pirodemoni. I cani demoniaci avevano massacrato fino all'ultimo servente macellando le macchine nelle retrovie. I templari erano fuggiti davanti a qualche orrore rosa pensando bene però d non spronare troppo i cavalli per evitare che si rovinassero gli zoccoli nuovi, con il risultato di essere aggrediti alle spalle.
    Ora i demoni che gli accerchiavano avevano cominciato a sbavare e a fissarli con un scintillio che va al di là del semplice bisogno di nutrirsi (Oddio!!!). Il Sergente tuttavia sorrideva sereno.
    "Se-Se-Se-Se..." il portastendardo deglutì e riprese fiato. "... rge-rge-rgente!! Noi, cioè... i ragazzi si stavano chiedendo se non fosse il caso di... ehm... andare?"
    "Dì..." fece il sergente bonario. "Hai paura?"
    "Beh.. che Sigmar ci salvi... a dire la verità dovrei cambiarmi i calzoni!" rispose l'alfiere scrollando le gambe con fastidio.
    "Ma di cosa??" fece il Sergente ghignando. "Di cosa hai paura?"
    "ehm... " ormai il portastendardo era convinto che il loro superiore fosse andato contro il regolamento, fumando in servizio. "Denti, artigli, crudeltà, dolore, dannazione eterna... ha presente?"
    "Ahahahah!" fece il graduato giulivo.
    "Ahahahah??" chiese incredulo l'alfiere.
    "Ahahahah!" confermò il sergente tenedosi il panciotto con le mani.
    "Sì... okay, capito! ma perché <ahahahah>??"
    "Perchè è l'ultimo turno nostro questo, idiota!" fece il sergente allegro come una pasqua. "Ed hanno cominciato loro!"
    "Ahahahah!" fece tutta la truppa sollevata.
    Improvvisamente una voce come di tuono rimbombo per il campo di battaglia "MASSACRO, CAZZO! VA BEH, TANTO... PERSO PER PERSO..."
    Un enorme mano si accostò sul retro della truppa sospingendo dolcemente verso gli arti contorti e artigliati dei Demoni che gli stavano di fronte. La truppa andò in panico. Gli uomini ebbero paura... ma il test l'avevano già fatto!!
    Il sergente sentì la chiazza di bagnato allargarsi nei calzoni.
    No! pensò Non può finire così!!
    "Soldati!" gridò il sergente sovrastando le urla di terrore. "Sì butti fuori dalla basetta di movimento chi può! Gli altri facciano resistenza sulle pieghe della tovaglia!! NON PUO' FINIRE COSI'!!!"
    Non vi scrivo come andò a finire quando, volenti (nessuno) o nolenti (tutti) arrivarono a contatto con i massacratori di Khorne.... tanto.. perso per perso... ;)

    Frecce e ossa!
    Gli armigeri erano rannicchiati dietro ai loro scudi, sotto un tavolo e il più lontano possibile dalla feritoia che dava la possibilità di ammirare le immense schiere di Khemri che davano l'assalto al castello del loro signore. Si sentì un sibilo e dalla feritoia sgusciò una freccia che dopo aver rimbalzato sul soffitto ed essere stata deviata da un'armatura d'arredo si conficcò tra gli occhi di un povero armigero.
    "Maledizione!!" imprecò il villico appenagli di fianco.
    "Così non va!" sbottò un'altro, nascondendosi dietro un arazzo pregiato.
    "Basta!!" tuonò il terzo "Io mi sono rotto!!" Gettato via l'enorme scudo, si alzò in piedi e sporgendo il petto alla feritoia incominciò ad imprecare contro il muro. "E' tutto quello che sapete fare eh? Guardate... io sono qui... dai provate a prendermi se siete in grado... AVANTI!"
    Si udì un altro agghiacciante sibilo e una seconda freccia sbucò dalla feritoia e rimbalzata contro un antico vaso andò a conficcarsi sull'arazzo spaccando il cuore al poveretto nascostovi dietro.
    "MA CHE SEI SCEMO??" domandò l'armigero ancora rannicchiato sotto al tavolo. "CI FARAI AMMAZZARE TUTTI!!"
    "Naaaa... tranquillo... morirete solo voi!!" disse lo sbruffone accostandosi alla feritoia e gridando qualche parolaccia in khemrese.
    "Cos.. ma.. ch... perchè???" chiese stupito facendo capolino dietro lo scudo.
    "Perchè, tanto.. comunque sia hanno sempre il 5+.... le possibilità sono le stesse e mi salvaguardo la mia autostima!"
    "Tu sei pazzo!" gli gridò l'altro. Un altro sibilo e quello sotto il tavolo si trovò a servire la Dama senza nemmeno essersi accordo di avere (finalmente) un contratto a tempo indeterminato!!

    Quello che vedi è quello che è... o no?

    «Capitano!»
    «Che diavolo c'è ora?»
    «Se spodestiamo quella truppa di nani lì dalla collina potremmo aggirare lo schieramento e stravincere! Me lo assicurano "il calcolo delle probabilità" e "il deretano da battaglia"!»
    «Oh, beh.. se c'è il deretano...» il capitano imperiale era molto sollevato. Di certo abbattere 30 nani assetati di sangue su una collina non era cosa facile, ma.... c'era il deretano! Oltre a quello poteva contare sull'appoggio dei templari e dei suoi gloriosi distaccamenti. Invocando l'aiuto divino dichiarò la carica.
    Partirono al trotto e al galoppo e a piedi, lanciandosi contro gli implacabili nani. Fatto qualche passo una nuvola di frecce investi la truppa di picchieri facendone cadere molti.
    «Ma che diavolo...»
    «Signore... i nani tirano le frecce?» chiese il sergente al suo capitano sorreggendo il corpo senza vita del musico.
    «Ehm...» niente è peggio per un capitano di farsi vedere impreparato a una domanda banale.
    I templari li superarono di slancio andandosi a schiantere su una barriera invisibile a otto passi dalla truppa. Improvvisamente dai ranghi nani uscirono tre goblin che volteggiavano con una palla ghisa attaccata a una catena che passarono in mezzo ai templari, i quali ripiegarono in fretta e furia verso il loro posticino nella valigetta del giocatore imperiale.
    «Argh!! I nani hanno i fanatici!!» boccheggiò il Capitano esterrefatto.
    «Non c'è più religione!» approvò il Prete guerriero.
    «Continuiamo la carica??» chiese il Sergente pronto a attuare la famosa "ritirata strategica" Imperiale.
    «Avanti!!!» gridò il Capitano, non dimenticandosi che la vittoria era a portata di mano.
    Arrivarono in contatto. Proprio in quel momento i nani ridacchiando come degli idioti, ingabbiarono la truppa di picchieri in una rete putrida e nera.
    «Argh!!! Ma come cavolo combattete?» chiese il Capitano cercando di districarsi dalle grosse corde, con il risultato di stringersele attorno al collo.
    «Ztupidi Omi!» riadacchiò il Barbalunga con una voce che poteva essere quella di un nano eunuco calpestato da un troll.
    «ma cosa cavolo siete...??» domandò agghiaccciato il Prete estraendo molte reliquie e, per sicurezza, una collana d'aglio.
    «Ziamo Goblin MordiKiappe!» gridò l'intera truppa di nani.
    «Mi prendete per il culo???» chiese il capitano «Voi siete degli stupidi nani! E non riuscirete a freg... AAAARRRGGGHHH!!! Toglietemelo di lììììì aaaaaaa!!»
    Il Barbalunga, per sottolineare la sua appartenenza, aveva addentato il tenero deretano del Capitano.
    «Certo che... impersonare dei goblin...» il sergente scosse la testa guardando il Capitano contorcersi nel tentativo di liberarsi del nano.
    Ora avevano perso anche il favore del "deretano da battaglia".
    Ma la cosa era rimediabile, come molti giocatori possono immaginare... madare in fuga quei na... gob... quelli!!! non era complicato ma...
    il problema fu che in quel momento sul fianco arrivo un immenso pezzo di carta quadrata con scritto sopra "Viverna"...

    Edited by Van Cleef - 4/6/2010, 18:50
     
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    stupendo :lol:
     
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  3. .:God Of Metal:.
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    fantastici,quello che chiunque di noi ha pensato almeno 1 volta leggendo postille totalmente irreali del regolamento con capovolgimento della prospettiva!

    bell'idea
     
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  4. statento
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    vai così jason!
     
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    :P bellissimo jason!!!

    CITAZIONE
    Poi, presa una calcolatrice CLASSPAD T3000, guardò il Generale nemico e poi si concentro sui tasti maledettamente piccoli per i ditoni ferrati.

    image
    VS
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    :woot: :woot: :woot: :woot: :woot:
     
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  6. nanoguerriero
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    Bellissimo xD!
     
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    grandissimo!
     
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  8. il Conte Stifink the Sneak
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    :lol: potente! XD
     
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    io metterei anche una storia col trenino o con le sovrastime o srotolamenti :lol:
     
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  10. DR_PanG
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    io metterei l'assurdità delle truppe che per un millimetro non vedono unità immense e altissime sulla loro destra XD
     
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  11. Full_metal
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    lollissimo
     
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  12. Robarr
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    meraviglioso!! :asd: :asd: :asd: :clap: :clap: :clap:

    però fanne altre, se vuoi ti dò uno spunto! durante la mia prima partita a warhammer (tanti anni fa) sono rimasto traumatizzato dal carro a vapore. non avevo capito la sua forza, e l'avevo ignorato! quindi è arrivato sul fianco, si è mezzo in posizione, e ha giocato a bowling con la mia guardia del mare e i miei maestri di spada, tutti allineati, passandoci sopra e sbaragliandoli tutti. strike perfetti!

     
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  13. il Conte Stifink the Sneak
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    se vuoi un altro spunto (e da questo ci tiri fuori un poema):

    eroe alto elfo su drago (o chi vuoi tu su drago) vs sciami di topi. l'elfo alto fa 4 ferite. :lol:
    come può uno che sta a più di tre metri dal suolo attaccare una cosa di 10 cm da terra?? :lol:
     
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    Servo leale di Kilgore, unico vero Colonnello

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    E' il regolamento!
    "Vai così!" gridò Tohrin il servente, battendo il cinque con Servex suo collega. La pietra della scaglia rancori (deviando di molto dal punto in cui si era scelto di farla cadere, aveva schiacciato un cantamagie imboscato in un pineto.
    "Ma come faceva a sapere..." cominciò l'ingegnere squadrandoli con sospetto. Stava per dare il martello sulle teste dei due sbarbatelli, quando, improvvisamente, aveva udito quel rumore caratteristico dell'elfetto spappolato.
    "Solo culo!" gridò Servex sbattendo la culatta ferrata contro quella di Tohrin. Dopo essersi sbattuti un altro po', i serventi aspettarono pazientemente e regolarmente il proprio turno di fare fuoco.
    "Sì, dai tocca a noi!!" esclamò improvvisamente Dran, il servente novellino.
    "Chi prendiamo sta volta?" chiese interessato Servex.
    "L'uomoalbero!" disse sicuro l'ingegnere. "Allora gira la leva di un quarto e ruota la macchina di 13°... poi lasciami controllare!"
    I serventi si affrettarono ad eseguire gli ordini. Dopo un rapido controllo l'ingegnere dette l'ordine di far fuoco. Uno strano stridio agghiacciante, come quello di Teclis che canta sotto la doccia, fuori uscì dalla Scaglia Rancori.
    "Al diavolo!! Avaria!!" imprecò l'ingegnere lanciando il martello per terra.
    "Ed ora che si fa?" chiese Dran, preoccupato.
    "Si prega Grugni!" rispose Servex cominciando a sudare. l'ingegnere aveva estratto un dado rosso (sono sempre rossi in questi casi!) e guardando con apprensione i serventi raccolti in torno a lui lo getto a terra. Ruotando su se stesso in maniera poco ortodossa, beccando più e più volte le pieghe nel terreno (tirate sta tovaglia verde!!) si fermò sul nuero due.
    I nani tirarono un sospiro di sollievo. L'ingegnere, non essendo sicuro apri il suo libretto Cento avarie in un mese. "Ragazzi, leggete qua..." disse incupendosi all'improvviso. Servex e Tohrin si avvicinarono mentre Dran controllava se la roccia fosse ancora al suo posto.
    "Ma, capo, questa è roba da goblin!!" brontolò Servex.
    "Lo so... ma così è il regolamento! Attenetevi alle istruzioni!"
    I nani si mossero per eseguire ciò che bisognava fare.
    "CHE CAZZO STATE FACENDO?" chiese Dran impaurito mentre i suoi colleghi lo legavano al posto della pietra.
    "Tranquillo, Dran!" rispose Tohrin, avvicinandosi alla leva per azionare la Scaglia Rancori. "Il tuo compito è fare la faccia cattiva! Noi... scagliamo rancori!"
    "Slegatemi!! Vigliacchi figli di un troll...!!"
    "Ehi, Dran!" intervenne Servex "non te la prendere... è il regolamento! Quindi.. senza rancore!!"
    Tohrin tirò la leva.

    Abbattetelo!
    I tiratori di Norland erano schierati in fila e squadravano una truppa di orchi neri dall'aria poco socievole avanzare contro di loro. Il sergente li fece preparare al fuoco.
    "Pronti? .... puntate... Fu..." ma si interruppe strozzandosi sull'ultima parola, spinto a terra da qualcuno che sorpassandoli correva a perdifiato contro i pelleverde. Agitava le braccia e gridava: "Abbattetelo Abbattetelo!!"
    Il sergente vide che dietro a lui volava un piccione con attaccata alle zampe un ordigno con la miccia accesa.
    Un tiratore aiutò il sergente a rialzarsi in piedi dicendo: "Brutto bastardo di un piccione!"
    "Zitto tu!" lo rimproverò il superiore. "Che ne capisci del progresso?"
    Un agghiacciante esplosione li fece sobbalzare. L'odore di penne bruciate e macinato li aggredì.

    Edited by Jason-Isaacs - 1/2/2010, 19:17
     
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