Sorella sopithia

La nascita di una sorella del caos

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  1. Zkuartatutti
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    IL VECCHIO BURBERO

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    Riassunto della puntata precedente: Sopithia una sorella guerriera viene ferita su un pianeta da una granata orkesca,dopo essersi ripresa giunge ad un villaggio dove incontra due uomini che la conducono al suo interno...

    "Vieni con me sorella,ti mostri i tuoi alloggi per la tua permanenza in questi luoghi."disse Landerius
    "Ti ringrazio Fratello Landerius,ti sono molto grata per l'ospitalità,una volta tornata nel mio monastero saprò ricompensarti a dovere"
    La guardia si avvicinò ad un intercom e chiamò un suo sottoposto che lo sostituisse al compito di sorveglianza del cancello principale.

    I due si avviarono per una strada molto larga e polverosa,alcuni bottegai uscirono dai loro negozi alla vista di Sopithia e della sua armatura,le era stata donata alla fine del suo apprendistato,era di colore grigio chiaro con le decorazioni in oro giallo e il lungo tabarro in vita era di un azzurro cangiante,l'elmetto della tuta era andato perso ormai da secoli e in ogni caso lei preferiva combattere a viso scoperto.Dopo non molto giunsero ad un grande palazzo di diversi piani il quale,a differenza degli altri,si sviluppava in altezza anzichè in larghezza. Landerius la portò fino all'ultimo piano dove disse:"Questo è il mio alloggio,vivrai con me finchè ti tratterrai in questo villaggio minerario,il protocollo vorrebbe che tu stia rinchiusa in cella fino al ritorno del sovraintendente,ma la mia posizione di vice mi permette di infrangere qualche piccola regola."
    Il soldato prese da una dispensa una piccola porzione di carne e di frutta accompagnata da una scodella d'acqua e la offrì alla sorella e poi aggiunse facendo un cenno in direzione di una stanza:"Puoi prendere la mia stanza,è tua finchè vorrai,sentiti libera di fare ciò che più preferisci,ma ti chiedo di non uscire da questo palazzo. Ora devo ritornare al mio lavoro,ma ti prometto che tornerò al più presto!"cercò di fare un abbozzo di sorriso e se ne andò.

    Rimasta sola Sopithia mangiò voracemente il suo pasto,non rese nemmeno grazie all'Imperatore di ciò che le era stato dato e della sua Divina provvidenza e questo la fece sentire in colpa. Quando ebbe finito di mangiare decise che si sarebbe riposata nell'attesa,entrò nella camera di Landerius e la prima cosa che notò fu una gigantesca chela potenziata appesa ad una parete che la fece rabbrividire per un momento. Sopithia iniziò il lento rituale per liberarsi dell'armatura e andare a lavarsi. Il bagno era semplice ma funzionale,un complesso sistema di tubature portava acqua calda e fredda in una grande nicchia scavata nella pietra. Davanti a lei c'era un grande specchio nel quale vide il suo corpo,le sembrava che fossero passate centinaia di vite dall'ultima volta che si era specchiata,guardandosi notò tutte le cicatrici che le erano state fatte durante innumerevoli battaglie. La più grande di queste era sulla coscia sinistra,una lacerazione di uno zpakka degli orki,aveva rischiato di perdere tutta la gamba con quel colpo,un'altra cicatrice le era stata fatta da un orrido Guerriero Tiranide che l'aveva morsa sul fianco destro. Sopithia sapeva di essere coperta di cicatrici più o meno grandi,ma questo l'aveva sempre resa più forte,dopo questo rapido pensiero si immerse nell'acqua tiepida e si lavò.
    Finito il bagno ristoratore sentì tutta la stanchezza degli ultimi giorni piombarle addosso e si infilò a letto sotto le coperte ancora nuda incurante di tutto.





    Come al solito CeC sempre bene accetti
     
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63 replies since 12/4/2009, 11:54   1667 views
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