IL VECCHIO BURBERO
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Sopithia era stata addestrata per diversi anni, ormai non ricordava più quanti,ma la vista del campo di battaglia la colpiva sempre;per lei scendere in guerra con le sorelle per mondare gli immondi peccatori era una gioia suprema: e questo era il suo segreto.
Gli insegnamenti del monastero le avevano spiegato più volte che il suo era un dovere e non un piacere,bisognava purificare l'alieno con il sacro fuoco dell'imperatore;ma ogni volta che imbracciava il suo lanciafiamme sentiva un irrefrenabile piacere quando gli orridi xeno venivano annientati dal fuoco purificatore.
Ora stava appunto facendo ciò che le piaceva di più:eliminare la minaccia xeno brandendo il suo fedele strumento di morte,finchè non alzò lo sguardo e notò che stavano piovendo nella sua direzione degli oggetti strani,sembravano delle rarissime pere allungate che si vedevano negli olonastri. Passato il momento di stupore Sopithia si accorse che non erano pere,bensì bombe a mazza degli Orki,un vero pericolo!
Tuttavia il ricordo degli olonastri l'aveva turbata e quindi non si rese conto che proprio una granata orkesca era passata davanti al getto del suo lanciafiamme esplodendo e scagliandola in aria per diverse iarde.
Sopithia riprese conoscenza dopo un periodo che parve infinito,guardandosi attorno vide solo dei rivoli di polvere vorticanti nel cielo e nient'altro,gli strumenti della sua armatura erano tutti fuori uso e non sapeva come comunicare con il monastero. Facendo ricorso a tutte le sue forze cercò di rialzarsi e vide con suo grande stupore che riusciva ancora a muoversi,sentiva solo un leggero dolore al braccio che reggeva il lanciafiamme. Sopithia non se la sentiva di darsi per vinta,si guardò l'armatura per controllare in che stato versasse, e notò con suo grande stupore che era ancora integra nonostante l'esplosione avesse cancellato e abraso quasi tutte le insegne del monastero e dei bellissimi Fleur de Lis che ornavano gli spallacci dell'armatura.
La sorella decise una direzione e per quella si incamminò,non seppe mai per quanti giorni camminò in quella direzione,su quel pianeta i tre soli non tramontavano mai,finchè cominciò ad avvistare delle colonne di fumo nero in lontananza. In lei si accese una nuova speranza,quei fumi così scuri le ricordavano le emanazioni degli Exorcist delle sue sorelle,ma purtroppo sembrava che l'Imperatore le avesse voltato le spalle...
Quello che aveva davanti era un avamposto industriale,non appena gli uomini dell'avamposto la videro cominciarono ad avviarsi nella sua direzione.
"Che la luce dell'Imperatore discenda su di voi!"Disse Sopithia
"L'imperatore ha abbandonato questo angolo di galassia ormai da tempo"Risposero le due guardie quasi in coro.
Una delle due guardie si fece avanti e si presentò:"Mi chiamo Landerius sorella,cosa ti porta in questo luogo dimenticato da tutti?"
"La guerra,e lo sterminio dell'immondo xeno che infesta queste regioni,Fratello. Vorrei chiederti in nome di una pace superiore di usufruire dei vostri sistemi di comunicazione per conferire con il monastero"
Landerius rispose:"I nostri sistemi di comunicazione sono tuoi sorella,tuttavia dovrai aspettare che ritorni il nostro capo che è andato in visita alla capitale planetaria per discutere di nuovi fondi,intanto che aspetti verrai ospitata nei miei alloggi..."Landerius non riuscì nemmeno a finire la frase che venne interrotto dal suo compagno che sussurrò:"Questo va contro le regole,non puoi farlo!"
"Mi prendo ogni responsabilità per le sue azioni,non posso abbandonare una sorella in questo modo!"
Detto questo i tre si avviarono verso il villaggio.
Prima parte del Bg della mia armata del Caos
CeC sempre ben accetti...
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