Alanera: black library in Italiano

Storia dei miei ordini

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    Se ho capito bene indomitus è stato ristampato con la traduzione "revisionata", quindi chi lo acquista adesso non dovrebbe più trovare gli errori
     
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    Great! Significa che stanno attenti e cercano di migliorare, altro che la Armenia..
     
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    Si indomitus nella seconda edizione ha il testo completamente emendato da errori.
    Del resto io mi sto leggendo con attenzione ora la devastazione di baal e non mi pare ci siano errori evidenti.
     
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    Popolano

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    CITAZIONE (Chernikov @ 6/3/2022, 14:47) 
    Si indomitus nella seconda edizione ha il testo completamente emendato da errori.
    Del resto io mi sto leggendo con attenzione ora la devastazione di baal e non mi pare ci siano errori evidenti.

    Confermo quanto detto da Cherni sulla Devastazione di Baal, mi pare fatto un ottimo lavoro (se non ho capito male è il primo libro revisionato anche dall'Astropate, marchio di qualità ;) )
     
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    Finito di leggere ieri sera.
    Che dire... pur non essendo un profondo conoscitore del BG degli angeli mi sono orientato piuttosto bene.
    Benchè sia il primo di una trilogia, nei fatti è anche l'intermezzo fra due romanzi sugli Angeli Sanguinari.
    E' un romanzo dove si combinano tanti momenti importanti; rispetto alla saga di Gaunt, che è più vecchiotta si avverte un maggior senso di orizzontalità, di più linee di narrazione che si intrecciano con gli eventi che vedono tutti gli angeli riunirsi contro la minaccia tiranide, i quali non sono altro che il catalizzatore di straordinari eventi.
    La trama in se è per sé è semplice "riusciranno gli A.S. a sopravvivere e fermare i Tirandi?", quello che da varietà al romanzo, che altrimenti sarebbe solo un tomo di sangue e violenza, sono i personaggi bi o tri dimensionali. Loro portano avanti il romanzo e non lo rendono soporifero. Menzione d'onore per le parti sulla mente alveare.
     
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    Arrivato anche Xenos, finalmente.
    Non ho avuto modo di confrontarlo con la copia che ho già a Bologna, più vecchia. Nel colophon, fra l'altro, viene indicata come ci sia una traduzione in mano alla GW italia (che è questa) e ne esiste un altra (del 2003 di Giampiero Roversi) in mano ad Alanera. Son curioso di mettere a confronto le traduzioni.

    Novità dell'edizione inoltre, son cambiate le carte, sia di copertina (più sottile ma più dura) sia delle pagine del libro (carta bianca, non di sola cellulosa, che non ingiallirà a breve.... carta bona, insomma). E così si motiva l'eurino richiesto in più, che così è motivato.

    Ma veniamo al sodo, Finalmente una trama dove si respira un po' di Grim Dark. Una trama avulsa dalle descrizioni di enormi masse d'uomini che si scontrano. Spenta la luce della gloria militare, s'accende il buio delle trame di potere. E ne nasce uno dei romanzi più belli e che trascende l'universo del 40k, e che potrebbe benissimo essere elencato insieme ai libri di fantascienza. Molto molto bello all'inizio, regge molto bene nel corpo centrale per arrivare ad una fine coerente con quello che è stato, perfettamente funzionale ai fini degli elementi tirati in gioco, ma che a me lascia l'amaro in bocca, perchè avrei preferito che alcuni personaggi finali fossero maggiormente tratteggiati. Aspetteremo il secondo.
     
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    In pochi giorni, ho ricevuto Sventratroll: carta di ottima qualità, rilegatura in pieno stile Black Library.
    Grazie staff di Alanera, continuate così. <3
     
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    Bravo! Io sono rimasto indietro di un paio di titoli ma sotto le vacanze recupero tutto!
     
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    Allora

    Mi sono letto Legami d'onore di Rachel Harrison, Sventratroll di William King e sono a metà della guerra delle anime di Josh Reynolds.

    Personalmente, trovo che Rachel Harrison abbia scritto uno dei libri più piacevoli, appassionanti e completi di tutta la BL, trattando la guardia imperiale. Ossia poveri umani. Il commissario Severina Reine prorompe da queste pagine come un personaggio a tutto tondo, completo, ben caratterizzato e poggia su una trama che pur non brillando di originalità, è ben condotta fino alla fine. Estremamente piacevole da leggere anche se non si hanno presente tutte le minia del catalogo gw, e perciò eleggibile sia come prima lettura per un neofita, sia come un romanzo scifi a sè stante.
    voto 10.

    Sventratroll e William King sono due dei massimi nomi della BL degli anni 90. Con Sventratroll mi sono inebriato di una ambientazione scomparsa ma bellissima. Gotrex e Felix sono i protagonisti di un epopea che attraverserà un po' tutti i territori del vecchio mondo. La voce narrante Felix è quella che dona spessore e con la quale il lettore si identifica. Gotrex funge più da Deus ex machina o risolutore, anche se il diverso carattere delle varie scene si presta a diversi toni nella narrazione. Si soffre un poco l'inizio quando si assiste attraverso le prime storie alla costruzione dei personaggi stessi e dei rapporti fra loro.
    Voto 8

    La guerra delle anime, ambientato in AoS, oltre a non averlo finito, sto facendo fatica ad inquadrarlo. Per cui ne parlerò dopo.
     
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    AUna decina di giorni, ho finito di leggere Le guerre delle anime di Josh Reynolds, novellista della BL specializzato nel fantasy/AoS. A memoria è il primo libro dell'era AOS, e riprende un po' i temi di allora, legata al fatto che il BG dopo la prima uscita del gioco, fosse scarsino, e con la seconda edizione aggiunsero un fracco di roba. Onestamente mi aspettavo, dato il titolo, qualcosa di differente, di più ampio respiro. Invece la visuale è costantemente bloccato sulla forgia di Glymm nel reame di Shysh, dopo che Nagash lancia la sua "reconquista". Francamente non aggiunge nulla di che alla narrazione di questi eventi se non qualche personaggio, qualche atmosfera e in tutta franchezza i figli di sigmar ogni tanto mi paiono dei pipponi clamorosi. Dimenticabile, se non per la parte in cui viene descritta la forgiatura di un'anima e si parla del problema della perdita di umanità progressiva. Deludente, per ora i libri AoS sono quelli che mi sono piaciuti meno, seppure io conosca un po' meglio il BG di AoS che dell'Old Word per dire. Percepisco questa voglia di creare un qualcosa di mitico, altissimo, amplissimo, e tanti issimo. Eppure tutto ciò scade un po' durante la narrazione (oltre che essere noioso di pers sé come registro). Se per il reboot di Gotrex avrei dato la sufficienza abbondante, qui scadiamo di qualità.
    Voto 5... gli darei anche meno, ma ad altri potrebbe piacere.
     
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    Creatore di spettri di Dan abbnet.

    Rispetto al primo di libro della saga (un 6 stiracchiato), questo, creatore di spettri è un paio di spanne sopra.

    Una costruzione molto più matura e semplice seppur articolata. Si presentano tutti i personaggi principali e la storia che unisce il commissario e i tanith, fra atti eroici e risentimenti. Decisamente uscito meglio rispetto al predecessore. Gaunt ne esce come un personaggio a tutto tondo e non come una macchinetta, così come tutti i tanith. Una lettura così piacevole non l'avevo da legami d'onore.
    Onestamente non voglio dire altro per non spoilerare nulla di questa magnifica storia
    Voto:9
     
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    Questa notizia mi fà molto piacere...non ho ancora avuto tempo di leggere nessuno degli ultimi arrivi causa torneo del 40k e sessioni di pittura. Ero indeciso se iniziare Creatore di Spetti oppure Malleus ma inizierò col secondo di Gaunt vista la tua esperienza
     
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    CITAZIONE (LaurensV @ 26/5/2023, 10:20) 
    Questa notizia mi fà molto piacere...non ho ancora avuto tempo di leggere nessuno degli ultimi arrivi causa torneo del 40k e sessioni di pittura. Ero indeciso se iniziare Creatore di Spetti oppure Malleus ma inizierò col secondo di Gaunt vista la tua esperienza

    Ora ho iniziato Nexus... Malleus me lo tengo per ultimo, non sono mai riuscito a leggerlo prima. Voglio tenermelo per ultimo perché le indagini dell'inquisizione talvolta mi confondono.
     
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    Edit 03/06: finito di leggere la raccolta, procedo con l'aggiornamento di tutto:

    Personalmente ho trovato la lettura di diversi racconti, e quindi storie e personaggi, piuttosto stimolante, sia per continuo richiamo ai cassettini della memoria dove è sepolta la lore del 40K, sia perché sia ha un panorama vasto, di ampio respiro e, se specificato, attuale della lore del 40K. Alcuni racconti sono ben attenti a dichiararsi post indomitus e quindi altrettanto a far intendere "cose" per i cultori della materia (es. quello sui DA o con il servo di Belisarius Crawl o sugli Yannari), altri invece evidentemente servono a far fare le spalle ad alcuni scrittori. Se infatti si guardano gli autori si nota il giusto mix fra veterani, medi e quasi esordienti.
    Non è forse un must have della BL, però tutto sommato vale il suo acquisto e di certo non sono soldi buttati. Ovviamente non sono tutti raccontoni, ce ne sono di più o meno riusciti (di alcuni non mi toglierete dalla testa che sono bozze di libri scartati in corso d'opera).
    Globalmente la media dei racconti ci lascia un 8... abbastanza rotondo

    non so bene come affrontare la recensione di una raccolta di racconti. Sono circa a metà. I racconti sono ordinati dai più lunghi ai più corti, globalmente la raccolta mi sta piacendo molto, ma secondo me ogni racconto meriterebbe una sua recensione per cui:


    nexus di Thomas Parrot: voto 7 e 1/2 - è un libro di indomitus mancato, stessa epicità, grossomodo stesse tematiche. trovo particolarmente indovitato il personaggio umano non sm.
    kraken di Chris Wraight: voto 7 - il primo racconto space wolf che leggo e che non parla di Ragnar Blackmane, molto onesto molto semplice, da dei punti di vista nuovi sia sulla reputazione del capito (ed in generale degli SM), sia di cosa pensa un SW (assi differente da un Ultramarine)
    redentore di Guy Haley: voto 9 - Bello, molto bello, tutti conoscono la tara dei BA, il triangolo protagonista-primaris-rabbia trasporta il millenario problema nel 41k attualizzandolo.
    Prova di fede di Thomas Parrot: voto 6 - Per uno che conosce dettagliatamente la lore dei DA, probabilmente è una polpetta sugosa, io francamente non capendo le cose come stanno a monte, non capisco perchè sono successe le cose che sono successe. Indubbiamente richiede dei pre-requisiti che a me mancano. il sei è un voto politico, sia chiaro. Detto questo dopo aver letto dei DA, terrò un occhio più attento ad eventuali altre loro storie...
    Le ore oscure di Rachel Harrison: voto 7 e 1/2 - torna Severina Raine ma ancora pre "Legami d'onore", aggiunge molto poco alla narrazione della commissaria, se non che c'ha dei cocones che scintillano.
    Veloce come il fulmine di Peter McLean: voto10 - E' evidente che un racconto del genere sarebbe stato potuto essere un libro a se stante, se lo avessero voluto. E niente quando lo leggi desideresti lo avessero fatto. ANche perchè i piloti sono sempre i più fighi.
    Persi in azione di Dan Abnett: voto 10 - Seguito diretto di Malleus (accidentaccio) ma non collegato ad esso. Una semplice indagine che si trasforma in altro per l'inquisitore Eisenhorn... quanto è bello essere devoti dell'imperatore.
    la cattedrale di cristallo di Danie Ware: voto 5 - romanzo sulle sorelle... la lettura è piacevole però è tutto un po' meh, l'autore poteva sforzarsi un po' di più e le sorelle meritavano uno sforzo in più.
    Parlare all'unisono di Guy Haley: voto 10 - Una piacevolissima orchestrazione, il cui termine ti lascia l'amaro in bocca perchè vorresti continuare.
    Dove c'è un Warp, c'è un pazzaggio di Mike Brooks: voto 9 - dai suvvia un racconto sugli orki, cosa si può volere? più Dakka!
    redenzione su dal'yth di Phil Kelly: voto 3 - io li odio i tau ma a parte quello trovo stupido proprio il racconto in sé. io capisco tante cose, ci sono spunti interessanti, richiami alla lore ben fatti, ma io dico, un maestro capitolare e un guerriero in tuta Tau, in stasi, perchè devono essere esposti alle scolaresce, ma dico, ci vuole un tau demente per farlo. Questo è plotting fatto male e mi fa girare gli zebedei.
    Attraverso il vuoto di J.C.Stearnes: voto 8 - che bello l'amore!
    Luce di un sole di cristallo di Josh Reynolds: voto 8 e 1/2 - Né più né meno, che Fabius Bile che smanetta nel suo laboratorio.
    Guerra nel Museo di Robert Rath: voto 10 - Il racconto decisamente più sopra le righe della raccolta, in Trazyn trovo una verve comica notevole, ma è anche un potente e pericoloso leader Necron. Molto belli i collegamenti e le citazioni, scorre decisamente bene.
    Braccati di Steave Parker: voto 7 - io che sono digiuno della BL, ho avuto subito la sensazione, fin dalle prime righe che questo non fosse altro che un racconto di Fan service legato alle gesta di un manipolo di ardimentosi Deathwatch e al ricollegarsi ad un filone molto popolare (in UK). Tolto l'eventuale hype per tale squadra, non vi è molto di innovativo a sostenere un'azione di abbordaggio che si trova un po' in tutte le salse girando fra le cose già edite in passato, però non ho detto che non vi è nulla...
    Dovere fino alla Morte di Marc Collins: voto 6- Mio primo racconto sui custodes... sei politico in attesa di leggere altro sui custodes... l'impressione a freddo è che si sia sparati un po' alto...

    Edited by Chernikov - 3/6/2023, 20:10
     
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    finito di leggere ora Malleus, seconda avventura di Eisenhorn, scritta da Dan Abnett.
    Avendo io letto in passato solo il primo e l'ultimo libro di questa trilogia, non avevo capito quasi un piffero di questo personaggio e di fatto, mi ero completamente disamorato di esso.
    E invece l'imperatore sa solo lui, quanto mi sbagliavo! La trasformazione psicologica di Eisenhorn è affascinate e sublime, il contorno dei suoi personaggi ed affiliazioni acquista una sua coerenza e un suo sviluppo, e si nota una dimensione machiavellica notevole. Si vede anche la maturazione del personaggio rispetto agli eventi del primo libro. Sono in attesa di leggere il terzo libro e chiudere così la storia di Eisenhorn.
    Anche perchè diciamocelo, è molto improbabile che lo rivedremo nel 41esimo millennio.
    Andando un po' più nel sodo, personaggi e situazioni permettono di svariare di più sul fronte narrativo e ci regalano un ritmo brioso di volti, paesaggi e pericoli, che una comune guardia mai si sognerebbe. Del resto l'inquisizione è un'istituzione con parecchie libertà e offre possibilità narrative infinite. Ritmo solido, trama ricca, varietà ottima, insomma che volere di più.
    Voto:10
     
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