| Grogg aveva ricevuto l'ordine di far muovere gli altri pancioni dal profeta Murg. Erano tre giorni che marciavano senza mangiare, e i ragazzi cominciavano ad avere Fame. Fame seriamente. Ma nssuno contraddiceva un profeta della Grande Mandibola, e Murg era uno dei più grossi e grassi, pertanto onde evitare ripercussioni, si era limitato a sbraitare insulti a quelli che non volevano saperne di alzare le chiappe e mettersi in cammino. Quelli particolarmente restii venivano convinti dalle sue "carezze", o dalle minacce di far parte del prossimo banchetto celebrativo... come portata principale. Mentre si mettevano in marcia, Grogg guardò con invidia i suoi compagni bracconieri, in sella alle loro bestie zannute. Cavalcare uno zanna del lamento doveva essere proprio comodo, ed inoltre in battaglia doveva essere un vero spasso! Ma lui era un cugino, zio, nipote e fratello del tiranno. Non poteva andare a caccia di zanne del lamento. Murg gli aveva confidato che la sera prima, dopo aver divorato uno gnoblar particolarmente puzzolente, aveva sognato la zona esatta dove la Grande Mandibola intendeva rivelare loro un grande mistero. O forse era solo l'effetto dell'aerofagia. Ci sarebbe stato da menare le mani comunque, e Grogg si era rallegrato. Finalmente si mangiava!
Verso il tramonto, la colonna di Ogre si approssimava ad una zona collinare, con un terreno semi-sabbioso dal colore scuro, quasi ebano. Murg fece cenno di fermarsi, e sbatacchiando fra di loro, imprecando, gli ogre cessarono di muoversi. Annusò l'aria, leccò il suo macete incrostato e grugnì. Era il posto giusto.
Zoccoguerra fremeva. Erano quattro giorni che seguivano nascosti la tribù ogre che vagava fra le Colline Bruciate in cerca di chissà cosa. Il Grande Sciamano Nargorr gli aveva detto di pazientare, perchè i grandi Dei Oscuri non gli avevano ancora inviato segnale alcuno sul da farsi. Zoccoguerra era facile alla rabbia, ma Yargut era dell'idea che uno sciamano non si doveva contraddire mai, e non aveva voglia di azzuffarsi con il capo dei Bestigor. Era sicuro che lo avrebbe sopraffatto facilmente, ma l'idea di faticare per niente non gli andava a genio. Così torno ad ubraicarsi con quela buona birra nanica che aveva razziato poche settimane prima, e che incredibilmente non era ancora finita.
Grogg osservò Murg setacciare il terreno, valutare le nuvole e sputare per terra. Il Grande Macellaio si girò verso di lui e disse: "Stanno arrivando". Uno squarcio multicolore illuminò l'area circostante, e qualche migliaio di passi più avanti, uno sciame di esseri mutaforma rossi, blu, rosa e neri, dalle più svariate forme e dimensioni, si stava riversando nella piana di fronte a loro. Grogg grugnì scocciato. I Demoni non gli piacevano. Quando ne uccideva uno, quello svaniva nel nulla, e non poteva mangiarselo!
Nargorr sgranò gli occhi e inizio a muggire il suo grido di guerra. Il capo dei Bestigor, Garrosh, sollevò la bandiera composta da arazzi rubati qua e là nel vecchio mondo. agitandola, raccolse intorno a sè i Nogor, i Gor e i suoi fratelli Bestigor. I cani iniziarono a latrare e abbaiare, i centigor di radurano intorno a Zoccoguerra per un brindisi di buon augurio per la battaglia imminente... Ma Zoccoguerra era molto contrariato. Qualcuno aveva finito la birra! Erano rimasti senza bevande guerresche, e ciò lo faceva imbestialire. Schiaffeggiò un paio di sottoposti, ma nessuno sembrava sapre chi avesse bevuto. Probabilmente l'aveva finita lui stesso senza manco accorgersene, tanto era buono quel nettare prodotto da quei buffi umanoidi barbuti.
Grishnak sollevò la sua lame infernale, facendo cenno di seguirlo. Khorne voleva che quel giorno venisse versato sangue. Non importava di chi. Così lo aveva spedito sulle Colline Bruciate, dove satiri e bestie sue seguaci erano già arrivate. Non importava quale dei due schieramenti avrebbe vinto. Lui voleva dei teschi! Slaanesh lo aveva ingannato ancora una volta per una questione di leggitimità territoriale nei giardini del Caos, ed era furioso. Voleva sfogarsi. Grishnak non lo avrebbe deluso.
Murg e Grogg si erano andati ad unire agli Stomaci di Ferro, tutti figli e nipoti del tiranno. Avrebbero guidato il centro dello schieramento, affiancati sulla sinistra dai bracconieri e le loro zanne del lamento, e sulla destra protetti dai Mangiauomini pistoleri. Si vantavano tanto della loro abilità nel colpire un naso di Gnoblar da 100 piedi di distanza che Grogg voleva proprio vedere con i suoi occhi di cos'erano capaci. Li avrebbe presi in giro da qui fino alla fine dei tempi (o fino alla prossima sbronza) se si fossero fatti mettere nel sacco da qualcuno.
Grishnak non perse tempo. Fece muovere i suoi massacratori verso le enormi tigri di quei ciccioni, e lui andò a quidare direttamente l'avanguardia per duellare con i capi degli Uomini-bestia. Come poteva Khorne considerare quei miserabili come figli degni di duellare col grande Grishnak? Le demonette si mossero rapide come serpi al fianco dei massacratori. Gli orrori si tenevano con codardia sul retro, protetti dai fratelli più forti e robusti. I pirodemoni sciamavano fra le unità, preparando cocktail di fuoco mutageno per i propri nemici.
Nargorr non aveva previsto che il segnale sarebbe stato l'avvento di una legione demoniaca. Non capiva bene quale fosse il disegno degli dei. Perchè avevano seguito gli Ogre per poi imbattersi negli immortali figli degli Dei Oscuri? Era forse una prova per testare la sua grandezza? Doveva essere certamente così! Fece cenno a Zoccoguerra di aggirare gli Ogre e colpirli dove fossero stati meno numerosi. Lui stesso si unì ai potenti Bestigor, coprendo il fianco dei Gor dai Demoni. I Gor invece vennero affidati con disappunto a Garrosh, che dovette rimangiarsi ciò che pensava, con grande ilarità da parte di Zoccoguerra. I mastini, assieme a Hizrak (uno stolto che aveva avuto la bella idea di defecare su un menhir, suscitando le ire degli Dei Oscuri che lo avevano trasformato in una progenie) avrebbero tenuto a bada i sanguinari, mentre lui e i suoi fratellini avrebbero ingaggiato la tribù ogre.
La nebbia iniziò a calare sul campo di battaglia. Murg non perse tempo e incitò i compagni ad avanzare. Quel giorni la Grande Mandibola si sarebbe cibata a sazietà! Avrebbe recuperato il segreto nascosto fra quelle colline e lo avrebbe consegnato alle magnanime Grandi Fauci. Mentre Murg e Grogg guidavano il centro dello schieramento, le zanne del lamento si portarono in cima ad un'altura per dominare meglio il campo di battaglia. Demoni rossi in sella a destrieri sferraglianti neri, si stavano avvicinando rapidamente. A fianco a loro, esili figure violacee, sinuose e rapide, correvano verso di loro. I Mangiauomini non persero tempo e si diressero verso il fianco sinistro dello schieramento dei satiri, sperando di eludere la loro attenzione.
Grishnak non voleva perdere tempo, e liberò la sua foga sanguinaria sottoforma di un ruggito abissale. I sanguinari si muovevano con decisione, i suoi fratelli massacratori erano molto vicini agli Ogre e lui stava per assaporare il gusto del sangue caprino.
Nargorr percepì che la situazione si stava facendo seria, e mosse rapidamente verso gli ogre, facendo cenno a garrosh di fare altrettanto. Zoccoguerra guidava i suoi figli centigor, verso i panciuti nemici, armati di strane barre di metallo simili a quelle sputafuoco usate dagli umani dello Stirland. Nargorr sbuffò un vapore bluastrò e poi scagliò un enorme dardo incantato contro il centro dello schieramento ogre, falciando due enormi nemici. Lo sforzo sembrava essergli costato parecchio, e non riuscì a trattenere l'energia, scaraventando due suoi commilitoni in aria.
Grogg aveva schivato per un soffio quello che poteva sembrare un Corno di Pietra in versione sbrillucicante. La magia lo affascinava sempre, ma preferiva farsi largo a suon di mazzate. Murg non perse tempo e squartando un intestino di troll lanciò una protezione su sè stesso e i suoi compagni più vicini. La magia era talmente potente che anche le zanne del lamento ne ricevettero i benefici. I mangiauomini riversarono il contenuto dei loro archibugi sui centigor, ferendo quello che sembrava il più grosso.
Grishnak rideva. I suoi avversari si stavano azzuffando tra di loro, mentre lui avanzava ai loro fianchi senza che nessuno lo degnasse di uno sguardo. Un enorme dardo si infranse sugli Ogre, spedendone due all'altro mondo. Ringhiò la sua impazienza e caricò a testa bassa i mastini. Aveva già affrontato altre volte creature simili. Roba di poco conto. Al primo fendente tre erano già morti. Gli altri vennero terminati dai suoi fratelli. I massacratori lanciarono i loro destrieri su per il pendio ma in un attimo la nebbia si era fatta più fitta e così persero di vista l'obbiettivo della loro carica. Le demonette li seguivano come ombre, e i pirodemoni soffiavano il loro icore contro la zona dove un attimo prima si trovavano quelle enorme bestie cavalcate. Un ruggito fece intuire che erano ancora là, e che i pirodemoni avevano centrato l'obbettivo.
Nargorr era indeciso sul da farsi. Da un lato, i figli del caos, i loro cugini immortali, si avvicinavano rapidamente. Dall'altro, un enorme Macellaio lo stava raggiungendo dal fronte, assieme alla sua guardia di bestioni immensi. Senza perdere ulteriore tempo, si mosse verso gli ogre, conscio che il fuoco infernale era un nemico ben più temibile di qualsiasi mortale. Zoccoguerra ruggì la sua rabbia per quel colpo di fuoco. fece suonare la carica e si lanciò contro i grassoni. Ma non arrivò. Uno di loro prese la mira con cura e fece fuoco. Zoccoguerra per un attimo pensò di aver avvertito qualcosa penetrargli un braccio, ma poi non ci fece caso. finchè non sentì più QUEL braccio. Poi il resto del corpo. E poi fu tutt buio. I suoi figli però, ebbri di rabbia per la perdita del padre, sfondarono la linea nemica, mentre i componenti della truppa Ogre perdevano tempo a complimentarsi per il colpo ben riuscito.
Grogg guardò la scena alla sua destra, e scoppiò in una fragorosa risata. Quei quattro scemi si erano fatti sopraffare da degli uominicavallo! Si sarebbe divertito un sacco quella notte. Si girò verso i compagni e fece cenno di caricare i nemici bestiali. La nebbia si sfoltì, e le zanne del lamento riapparvero come un turbine di fauci e furia, andando a schiantarsi contro gli strani nemici a cavallo di tori meccanici. L'impatto fu tremendo, favorito dalla carica particolarmente impetuosa, forse dovuta al pendio favorevole. I rossi nemici neanche ebbero il tempo di rispondere che svanirono come polvere colorata sotto gli occhi feroci dei cavacatigri. Nell'impatto, Grogg era sicuro avrebbe travolto i nemici. Ma quei fetenti si rivelarono più robusti di quel che credeva, e resistettero al travolgimento, uccidendo addirittura due suoi compagni.
Grishnak osservò impotente la disfatta dei suoi fratelli Massacratori, mentre svanivano nei reami del caos. La rabbia fece si che si liberò in pochi colpi di quell'orrore mutageno che una volta doveva essere stato un servitore di degli Dei Oscuri. Tre pirodemoni sfiammavano in continuazione le enormi bestie senza successo. Altri tre si erano concentrati invece contro un gruppetto di satiri armati di arco, uccidendone un paio. Le demonette, preferirono saggiamente evitare lo scontro con le enormi bestie zannute, e si diressero verso il centro della battaglia... Caricando il fianco dei Bestigor.
Garrosh era soddisfato di come i suoi cugini inferiori avevano reistito ai nemici, e soprattutto era rimasto sorpreso di come quegli ubriaconi dei centigor avevano distrutto quegli enormi ogre dotati di armi da fuoco. Rinfrancato dal successo, si apprestò ad abbattere altri nemici. Ma un tizio fra i nemici, con un enorme bandiera legata alla schiena, smebrava divergere dal suo parere. Alzò la mazza e la calò con veemenza su di lui. A nulla servì il talismano che portava. In una scia di sangue, il suo corpo martoriato finì fra quello dei comapgni sopravvissuti. Nargorr era in preda al terrore. Che avesse fallito l'interpretazione dei segni? Si apprestò a rimediare, lanciando un altro potente incantesimo... ma gli Dei lo avevano abbandonato. O forse no... con uno squarcio ultradimensionale, fu risucchiato verso il warp. Ridendo sguaiatamente, venne portato via da figure oscure...
Grogg era soddisfatto. Aveva ucciso il bandierone dei nemici, e alla fine della giornata se lo sarebbe mangiato! Murg era meno soddisfatto. Le strane creature esili arrivate dal nulla, avevano sfondato il fianco e ora gli erano addosso. Il suo campione si posizionò fra di loro ma il capo di quei piccoli demoni rosa con le chele si aprì un varco nello stomaco del suo guardiano, uccidendolo. Murg fu costretto a reagire personalmente, picchiando con la mazza su quelle creature. Come c'era da aspettarsi, erano molto veloci, ma la sua portata di attacco non lasciava molto spazio alla manovra difensiva. Dove colpiva, una di quelle danzatrici con chela, scoppiava in un mare di luce colorata. Grogg continuava a farsi spazio fra i nemici. Erano rimasti solo loro due.
Grishnak si era liberato della mutazione, e ora si apprestava a raggiungere il retro dei nemici, cercando di chiudere in una manovra a ganascia entambi gli schieramenti avversari. Ma ecco, che proprio in quel momento, quella strana nebbia magica tornò a vessare il campo, rendendo impossibile determinare dove fosse il nemico... Le demonette provavano in tutti i modi a superare le difese del Macellaio, ma la sua divinità doveva essere particolarmente potente quel giorno.
I Bestigor erano rimasti senza guida. Si voltarono dopo essersi allontanati di poco dallo scontro. Guardandosi intorno capirono che chi di loro avrebbe ucciso il grande nemico che aveva ucciso il loro capo, sarebbe diventato il nuovo capobranco! Ruggendo, si lanciarono di nuovo all'attacco. Ma quel giorno, gli dei li avevano abbandonati. Incurante dele urla caprine, l'enorme ogre spazzò via con un sol fendente più nemici, mandandoli ancora una volta in rotta.
Murg era soddisfatto degli oggetti che il Tiranno gli aveva fornito. Le protezioni fungevano bene e la sua mazza era ancora solida e priva di danni. Grogg si stava divertendo come un matto. I suoi nemici cadevano come mosche sotto i colpi della sua clava. Ma c'era un problema. Era rimasto solo con il grande Profeta... dov'erano finiti tutti? Quando tutto sembrava perduto, ecco che la nebbia cominciò a diradarsi ...
Le zanne del lamento erano tornate dalla loro razzia. Con impeto, si lanciarono verso il fianco dei sanguinari, sorprendedoli. La devastante carica ne rimandò diversi da dov'erano venuti. L'unico a sopravvivere alla fine fu il più grosso di loro.
Grishnak non si era neanche accorto di quello che era successo. Un attimo prima stava marciando verso il centro della battaglia... la nebbia... un attimo dopo quattro enormi bestie stavano lacerando il fianco della sua truppa, cancellandola dal piano mortale. Khorne non avrebbe gradito.
Murg spezzò con le sue mani l'ultima demonetta, e guardò il cielo, ormai notturno. Urlò la sua gioia e iniziò a sventrare cadaveri per celebrare la vittoria. Grogg non si era fatto attendere e anche lui si era già dato al banchetto, a crudo. Peccato che il cuoco fosse morto con quei cretini con le pistole...
Edited by .:giangio:. - 4/10/2012, 23:05 |
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