Le guerre di Pritio

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Maggiore

    Group
    Veterani
    Posts
    6,689
    Reputation
    +467
    Location
    Verona, Imperium dell'Uomo

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    spero di poterne postare uno ogni fine settimana, più o meno

    AH!

    CITAZIONE
    Irlaviani

    L'Officio Propagandorvm Aeterna Veritas del Departemento Mvnitorvm, dipendente dal Senatorvm Imperialìs della Svper Sacra Terra, non approva pienamente il sottotesto d'ingiuria e illazione ai danni degli Irlaviani. Si esprime, anzi, ricordando che trattandosi di un'unità in servizio presso una delle armi dell'Exercitvs Imperials, anche se come prestito ad hoc, è chiaramente altrettanto coraggiosa, intrepida, indefessa, eroica, sempre disponibile e mai assente dai registri di servizio* e pertanto vota questa linea come 3.3.
    Not great, not terrible.
    *sono condizioni contrattuali di base, non ne è richiesta la conoscenza perché siano applicate dai vostri ufficiali superiori.

    CITAZIONE
    Difficile capire chi fosse in camerata, non che gli importasse qualcosa.

    Era [...] chi fosse in camerata. Non che gliene importasse qualcosa*

    CITAZIONE
    Metà delle coppie che si erano formate appena tornati a bordo non avevano superato la prima ora, tra granatieri che avevano visto poche donne, genieri che non ne avevano vista nessuna, e fanti di marina che ne avevano viste troppe.

    Come da contratto, sottoscritto alla voce XII-C in eleganti caratteri minuscoli, eventuali gravidanze portate a compimento s'intenderanno già predette per adozione su concorso. Il solo ente in possesso dei requisiti per partecipare a tale bando è l'Officio Praefectum, che è chiaramente il più qualificato e capace.
    Ovviamente, i biologici genitori s'intendono già informati, anche senza la loro conoscenza dei fatti, e si fa inteso che siano d'accordo e che in automatico rinunciano ad ogni diritto di replica.

    CITAZIONE
    Murrio, dal canto suo, aveva più volte spiegato che due anni interi passati con una fiamma ossidrica in mano, e nient’altro, valevano ai genieri precedenza pure sugli astartes.

    E considerando che gli Astartes sono funzionalmente senza libido...

    CITAZIONE
    I due dovevano star finendo

    Ti sei dimenticato il punto.

    CITAZIONE
    stropicciandosi i capelli neri «non posso ricordarmi tutto»

    stropicciandosi i capelli neri. «Non posso ricordarmi tutto.»
    Ti dimentichi più punti delle tasse che aurelia* deve all'Imperivm!
    *aurelia, essendo secessionista, non ha diritto alla lettera capitale.

    CITAZIONE
    Il marinaio fece un sorriso furbo, il geniere uno furbesco.

    Ah!

    CITAZIONE
    «Aspetta…» disse Navio, indicando lo schermo in alto, sopra la porta della stanza «aspetta…»

    Re Robert Baratheon, sei tu?

    CITAZIONE
    Navio dovette cercare in tre bottiglie, prima di rinunciare

    IL PUNTO!
    Navio poi dice che va a cercarsi qualcosa; evita l'assonanza, fagli dire che andrà a trovarsi qualcosa in giro.

    CITAZIONE
    Lanciati nudi da un obice era la versione meno cruenta.

    Così si rovina la canna del pezzo d'artiglieria. Ricordatevi: un pezzo d'artiglieria vale più di voi, perché di voi ce ne sono 70.000 e di obici ne abbiamo uno.
    La priorità è sull'obice.

    CITAZIONE
    una tenente di vascello che, arrossendo fino alla punta dei capelli, li cacciò via strillando

    e dimenticandosi il punto.
    Che è più grave.

    CITAZIONE
    scortavano

    Scortarono*

    Te lo consiglio di nuovo; un'ora di revisione salva due giorni di editing. Hai tante idee e immagini molto vivide, ma devi disciplinare un pochino il testo. Striglialo, quanto serve!

    CITAZIONE
    sono un po' ispirati ai soldati italiani della prima e seconda guerra mondiale

    Ok, chiaro. Ci sta, è un'ispirazione che viene rivista ogni tanto. Non dobbiamo spedirli nella tundra, nel deserto, in montagna o sulle sassaie, però.
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Ladruncolo di strada

    Group
    Member
    Posts
    100
    Reputation
    +32

    Status
    Offline


    Cap II
    Irlaviani, Maresciallo Sidonia
    Nave da battaglia Euribia,
    settore di Pritio
    107M42




    I due idioti entrarono nella sala riunioni. Non voleva sapere dove avessero trovato la tenente di vascello in mezzo a loro, ne voleva sapere cosa avessero fatto.
    La ragazza usciva adesso da un letto, era chiaro, mentre Verdelli e Biancheri no. Avevano solo rotto le palle a qualcuno più fortunato di loro.
    Aggiustandosi il colletto con i galloni neri da maresciallo, Macrino Sidonia non se la sentì di rimproverarli. Non poteva ammettere che avrebbe fatto lo stesso, almeno non a voce e non davanti al suo omologo della marina.
    Quindi, lasciò che fosse il maresciallo Verdini a lanciare occhiatacce verso i giovani ufficiali. A ventitré anni, avevano il diritto di fare qualche sgarro alle regole, almeno dal suo punto di vista.
    La situazione era abbastanza scocciante, e Macrino non vedeva il senso di sfogarsi con qualcuno.
    «Ci siamo tutti, signor Lord Capitano» disse Macrino. La conta degli ufficiali, almeno per loro, era fin troppo veloce.
    Erano una semplice unità di supporto. Un battaglione di granatieri, il che voleva dire un maggiore, tre capitani, dodici tenenti; più una compagnia di genieri, che sommavano una maggiore, due tenenti, un maresciallo e un sergente maggiore.
    Quest’ultimo, in particolare, si posizionò alle sue spalle, sorridendo soddisfatto.
    Macrino gli rivolse un veloce cenno del capo, Verdelli un sorriso veloce.
    «Direi quindi di iniziare la riunione» disse il lord capitano Corvo. L’uomo di mezza età si alzò dalla sedia, grattandosi l’occhio cibernetico con la protesi della mano destra; un rituale che annunciava problemi.
    «Come vi è stato comunicato, siamo usciti dal viaggio warp dodici minuti fa, in risposta ad una comunicazione arrivata dalle navi dei tecnopreti» iniziò Corvo, scandendo le parole «non mi dilungherò troppo: le nostre unità sono requisite per assistere nella liberazione di Pritio Bis»
    Mormorii irritati corsero tra granatieri e genieri, e perfino Macrino non contenne una smorfia infuriata. Al contrario suo, che era un militare in carriera al servizio del Re d’Irlava, il resto degli ufficiali rispondeva ai ricchi mercanti delle gilde del Navis Nobilite; e la Gilda Marsias era stata ingaggiata per una sola missione di scorta, non per liberare un pianeta sconosciuto e dal nome difficile.
    Capiva perché, col contratto già rinnovato oltre il dovuto, quegli ufficiali volessero capire che succedeva.
    «Signor Lord Capitano» prese la parola Macrino «posso domandare chi ci ha “requisito”?»
    Corvo sbuffò, lasciando intendere tutta la sua irritazione. Se perfino lo stoico lord capitano esprimeva il suo risentimento, la situazione doveva essere molto grave.
    «La lady inquisitrice Mainyu, rappresentante dell’Ordo Xenos, richiede la nostra presenza e il nostro sostegno»
    Quello fece morire qualsiasi contestazione. Nessuno poteva mettersi contro un’inquisitrice.

    Tre ore dopo, Macrino era nella sua cuccetta, intento a ricontrollare i rapporti. Dopo la spiegazione, nessuno aveva più avuto nulla da ridire; non era facile trattare con un’inquisitrice, e ancora meno con una spalleggiata, come si era capito, da varie compagnie di astartes e da un intero reggimento di fanatici religiosi.
    Macrino non aveva mai sentito parlare degli Eremiti di Amesa, e solo capire il nome dei loro comandanti aveva portato via una buona mezz’ora alla loro riunione.
    Non che gli altri nomi fossero più semplici; era stato fornito loro un vago resoconto di chi era in zona, pieno di gente dai nomi impronunciabili.
    Il reggimento di Eremiti, comandato dall’inquisitrice e da un colonnello con fin troppe vocali nel nome; sedici reggimenti di un pianeta chiamato Tiang, con sedici diversi colonnelli e un generale dal nome strano che univa tre monosillabi; almeno i tizi del pianeta in guerra si chiamavano in maniere semplici da ricordare, cosa di cui Macrino era estremamente grato.
    Infine, in zona c’erano degli astartes: un kill team della Deathwatch, al diretto comando dell’inquisitrice, due compagnie di Blood Dragons, una di Lamenters, e uno jarldom, come chiamavano le loro compagnie, di Wolfspear.
    Non esattamente i primi space marine con cui avrebbe voluto lavorare.
    Il tenente Atreus degli Angeli della Notte aveva assicurato che il suo capitolo avrebbe mandato rinforzi.
    Quella era, a mani basse, l’unica buona notizia; gli Angeli della Notte erano spaventosi, agghindati in nero e osso, le ali di pipistrello e gli altri decori rosso sangue sulle loro armature, ma almeno li conosceva. Avere una sorta di capitolo “personale” era una delle fortune di Irlava, pagata con i suoi Navigator.
    Agli Angeli servivano persone che facessero muovere le loro navi, e reggimenti di fantaccini per assisterli nelle loro guerre; e ad Irlava, come al mondo forgia di Malapha, faceva comodo la loro potenza militare.
    Lui era fermamente convinto, come la maggior parte degli altri ufficiali, che la spedizione sarebbe durata molto più a lungo, e forse conclusa in un disastro, senza di loro.
    In teoria, gli Angeli non erano nemmeno tenuti a fermarsi lì, ma si erano proposti di assisterli lo stesso. Quella notizia aveva aiutato a tener buone le truppe.
    Un bussare alla porta gli fece alzare lo sguardo dalle carte.
    Il sergente maggiore Verdelli entrò, ogni traccia di sorriso sparita dal volto. Macrino si prese un momento per esaminarlo.
    Murrio Verdelli era il classico Irlaviano: un metro e settanta, capelli castano scuro e occhi marroni, un segnetto di bruciatura faceva capolino da sotto il colletto dell’uniforme.
    Non aveva nulla che rimanesse impresso, un ragazzo come tanti, che aveva firmato il contratto con una Gilda per guadagnare qualche soldo facendo il soldato.
    Eppure, Macrino non se lo spiegava nemmeno lui perché, come lo aveva visto aveva capito che era perfetto come sergente maggiore. Non si era sbagliato.
    «Il reparto è stato allertato, signor maresciallo» disse Verdelli «tutti gli uomini si stanno preparando allo sbarco»
    Il maresciallo annuì. Incredibile che, tre ore prima, quel ragazzo così lindo e pulito sogghignasse per aver rovinato la nottata ad una tenente sconosciuta.
    «Festeggiato abbastanza, sergente maggiore?» chiese Macrino, abbandonandosi contro lo schienale della sedia.
    «Mai abbastanza, signor maresciallo» Verdelli non fece trasparire alcun sorrisino, tranne che con gli occhi.
    «Bene, prenderemo contatto con i reparti Tiangtiani tra esattamente otto ore standard; che tutti siano pronti, sarà forse più movimentata del previsto, perché potrebbero esserci pattuglie T’au nella bassa atmosfera. Ma il lord capitano assicura che ci farà toccare terra tutti interi»
    Verdelli annuì, fece il saluto militare e uscì.
    Avrebbero festeggiato. Lo sapeva lui, e lo sapevano loro, Macrino non si faceva illusioni.
    Pretendere che una massa di Irlaviani, di ritorno da una vittoria, con una nuova guerra davanti, e otto lunghe ore a disposizione, non facessero baldoria fino all’ultimo momento utile era follia.
    Qualcun altro bussò alla porta. Macrino sorrise.
    «Avanti» disse, prendendo una bottiglia di liquore
    «Signor maresciallo» disse la Confessora della nave, sorridendo e chiudendo svelta la porta alle sue spalle.
    Macrino Sidonia, maresciallo assegnato ai genieri della Gilda Marsias, sorrise. In fondo, era un Irlaviano anche lui.
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Maggiore

    Group
    Veterani
    Posts
    6,689
    Reputation
    +467
    Location
    Verona, Imperium dell'Uomo

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    ne voleva sapere cosa avessero fatto.

    Né*
    -Postilla trasmessa via Invio Astropatico dal Coro di Armatura XIV, Sede Temporanea del Comando della II Taghmata Crociata agli ordini del Primo Signore Militante Crociato lord Arer Vendaas.

    CITAZIONE
    Avevano solo rotto le palle a qualcuno più fortunato di loro.

    La storia di ogni soldato di guarnigione, riposo o in larva-day.

    CITAZIONE
    Non poteva ammettere che avrebbe fatto lo stesso, almeno non a voce e non davanti al suo omologo della marina.

    Un po' di dignità, piaghe della Guardia!


    CITAZIONE
    La situazione era abbastanza scocciante, e Macrino non vedeva il senso di sfogarsi con qualcuno.

    Legittimo

    CITAZIONE
    il che voleva dire un maggiore, tre capitani, dodici tenenti; più una compagnia di genieri, che sommavano una maggiore, due tenenti, un maresciallo e un sergente maggiore.

    Spaventosamente bassi di sottufficiali e NCOs.

    CITAZIONE
    scandendo le parole «non mi dilungherò troppo: le nostre unità sono requisite per assistere nella liberazione di Pritio Bis»

    scandendo le parole. Non*
    Andate a Malevelon Creek, ignavi!

    CITAZIONE
    Capiva perché, col contratto già rinnovato oltre il dovuto, quegli ufficiali volessero capire che succedeva.

    Che cosa stava succedendo*

    CITAZIONE
    sedici reggimenti di un pianeta chiamato Tiang, con sedici diversi colonnelli e un generale dal nome strano che univa tre monosillabi; almeno i tizi del pianeta in guerra si chiamavano in maniere semplici da ricordare, cosa di cui Macrino era estremamente grato.
    Infine, in zona c’erano degli astartes: un kill team della Deathwatch, al diretto comando dell’inquisitrice, due compagnie di Blood Dragons, una di Lamenters, e uno jarldom, come chiamavano le loro compagnie, di Wolfspear.

    Ok, con questo vogliono liberare un pianeta. Cosa saranno, 80/120mila anime in tutto? Funzionano per una testa di ponte, al più, ma mi auguro ci siano rinforzi in arrivo.

    CITAZIONE
    «Il reparto è stato allertato, signor maresciallo» disse Verdelli «tutti gli uomini si stanno preparando allo sbarco»

    E hanno lasciato nei magazzini il punto!

    CITAZIONE
    «Signor maresciallo» disse la Confessora della nave, sorridendo e chiudendo svelta la porta alle sue spalle.

    Beh, a questo punto me l'aspettavo anche
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Ladruncolo di strada

    Group
    Member
    Posts
    100
    Reputation
    +32

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Cosa saranno, 80/120mila anime in tutto? Funzionano per una testa di ponte, al più, ma mi auguro ci siano rinforzi in arrivo.

    A essere sincero non saprei; nel senso: ogni reggimento di Tiangtiani sono 8.000 uomini (16 x 8 = 128.000), più un gran numero di squadre di psionici (ogni battaglione ha la sua); i Pritiani sono nell'ordine dei milioni, tra soldati veri e propri e miliziani armati alla meno peggio, ma "giocano in casa" quindi sono i più numerosi; conto un 500/600 space marine (i Wolfspear, come i Lupi Siderali, non rispettano l'organizzazione da Codex); non ho trovato numeri precisi riguardo alle Legioni Skitarii, ma azzardo che siano simili a un reggimento di guardia, quindi sommiamo almeno altri 2.000 uomini

    Tenete presente che il pianeta non è tutto conquistato dai T'au o dai secessionisti, anche se occupano comunque il grosso della superficie planetaria; al momento è una grande guerra civile, che i lealisti sono riusciti a tenere in una parvenza di stallo
     
    Top
    .
  5.     +2   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Maggiore

    Group
    Veterani
    Posts
    6,689
    Reputation
    +467
    Location
    Verona, Imperium dell'Uomo

    Status
    Offline
    Circa i numeri dei reggimenti, l'esaltante manuale della guardia imperiale menzionava 3.000 anime come numero standard.


    Ma era un reggimento cadiamo quello preso in esame. In buona sostanza, dipende da quel che si dice e decide, ecco
     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Ladruncolo di strada

    Group
    Member
    Posts
    100
    Reputation
    +32

    Status
    Offline

    Cap III
    Tiangtiani, wu Zunyan
    Pritio Bis, Champ Quinze, settore Tiangtiano
    107M42



    Il profumo di incenso si diffondeva nella stanza, mentre lo xi terminava le preghiere di rito.
    Zunyan si lasciava scorrere tra le dita il rotolo di stoffa, mentre a bassa voce sussurrava le litanie assieme ai suoi compagni.
    La squadra di psionici erano inginocchiati davanti all’icona del Dio Imperatore; lo xi Zinzun, leader della loro unità, proclamò l’ultima antifona, e Zunyan la ripeté assieme agli altri tre.
    Mentre l’eco delle loro voci andava spegnendosi, lo xi Zinzun accese altri bastoncini d’incenso, uno per ognuno di loro, davanti all’icona. Con un profondo inchino, Zunyan pose il capo a terra, la fronte a contatto con il freddo pavimento della caserma, fino a quando lo xi non chiuse i piccoli sportelli del loro santuario da viaggio.
    Soddisfatta del rito, Zunyan si accodò ai suoi compagni, mentre un’altra unità del plotone prendeva il loro posto per i riti quotidiani.
    Loro, invece, si diressero alla mensa.
    Zunyan si sedette accanto a Daiyi, mentre dei servitori venivano a servire loro il pranzo.
    Iniziarono a mangiare con appetito, gustandosi il riso cucinato appositamente per loro.
    «Aaaah! Adesso sì che si ragiona!» disse Daiyi, chiamando un servitore per avere una seconda porzione.
    «Vacci piano, le scorte non sono infinite» la rimproverò Zunyan, pizzicandole il fianco con le bacchette.
    «Certo certo, intanto io ho fame!» l’amica batté la ciotola sul tavolo, facendo ridacchiare i compagni. Solo lo xi Zinzun le scoccò una rapida occhiata di disapprovazione.
    Intanto, un servitore era arrivato di corsa, portandosi dietro una pentola piena di riso, e aveva riempito con gesti frenetici la ciotola di Daiyi. Zunyan lo ringraziò al posto dell’amica.
    L’uomo, avvolto nelle vesti semplici e nere dei servitori, chinò la testa rasata e arretrò senza rispondere, e senza voltare le spalle al tavolo.
    Altre squadre avevano terminato le loro preghiere, e stavano iniziando a riempire il refettorio. Ogni squadra di psionici entrava con passo preciso e regolato, ancora reduci dalle loro litanie collettive, ma presto a tavola iniziavano a fioccare i commenti e le risate dei vari wu.
    «Appena avete finito, andate nelle vostre camere» disse lo xi Zinzun, arricciandosi i lunghi baffi sottili «il contingente dei rinforzi arriverà tra un’ora, voglio che siate pronti a riceverli»
    Quello fu il loro congedo, visto che tutti loro avevano già terminato il pasto; così, Zunyan si diresse, sottobraccio a Daiyi, verso le camerate. L’amica lanciò più di un sorriso a qualche miliziano delle Difese Planetarie, cosa che continuava a far arrossire Zunyan.
    Un trio di soldati, con indosso le uniformi verdi e bianche della Guardia di Pritio, venne loro incontro. La psionica sorrise loro, ancora non del tutto abituata a quelle persone così più alte di lei, e con gli occhi così rotondi.
    Tutti i Tingtiani avevano gli occhi obliqui, stretti e scuri; pareva invece che tutti i Prixiano avessero schegge di ghiaccio nelle pupille.
    «Salve ragazze! Sentite, c'è un bar aperto da poco in città» iniziò quello al centro, mettendo bene in mostra i gradi da sergente.
    Sorridendo, Zunyan scosse appena il capo, ma Daiyi fu più veloce e decisa.
    «Non interessare, grazie» disse, trascinandola con lei mentre li superava.
    Entrarono veloci nella grande struttura adibita a dormitorio, dirigendosi a passo svelto verso le camerate della loro unità. Ogni psionico aveva una camera personale, ma loro si chiusero lo stesso in quella di Daiyi.
    «Uffa… speriamo che tra i nuovi ce ne sia uno carino!» borbottò l’amica, Zunyan ridacchiò con lei.
    «Dovremo metterci la divisa da parata, secondo te?» chiese, mentre ispezionava i propri indumenti.
    La lunga tunica color bronzo le arrivava alle ginocchia, e la ragazza sospirò al pensiero di dover indossare l’armatura antischegge. La trovava stretta e pesante, anche se non quanto altri commilitoni, ma preferiva essere scomoda che morta.
    «Oh spero di si! Sai che figurone che faremo con loro! Come si chiamano… Illatani… Irlacani…»
    «Irlaveni» disse Zunyan, non così sicura. Non era brava con i nomi dei pianeti.
    Daiyi iniziò a tirar fuori tuniche a non finire, ben più delle tre d’ordinanza che possedevano; essere la figlia di un mercante le era di estremo aiuto in quello.

    Un’ora dopo, Zunyan era riuscita a convincere l’amica a non truccarsi e acconciarsi i capelli, ma ad optare per una semplice lunga coda di cavallo.
    Avevano indossato le loro armature antischegge, controllandosi a vicenda le sottili lamelle nere. Una volta pronte, uscirono e si posizionarono in fila con gli altri, mentre lo xi ispezionava l'unità e poi la conduceva fuori dai dormitori.
    Dalla prima fila, Zunyan poteva vedere tutto senza difficoltà. Ad accogliere i nuovi arrivati non c'erano solo loro, le otto unità psioniche del 289º Tiangtiano; ma anche una compagnia di carristi di Pritio, rappresentanti della marina militare e perfino una squadra degli Eremiti di Amesa, avvolti nei loro lunghi mantelli color cenere e con in volto le maschere rosso sangue.
    Se Zunyan ricordava bene le loro usanze, a giudicare dal colore del velo e dalle decorazioni, a guidarli c'era un capitano.
    I mezzi da sbarco intratmosferici si erano allineati sulla pista dello spazioporto circa tre ore prima, e adesso i nuovi arrivati stavano marciando oltre il cancello del campo base. Zunyan si sforzò di non sorridere, troppo presa dall’emozione per la vista di quelle persone da un mondo sconosciuto.
    La sua euforia venne meno come vide il primo gruppo.
    La Guardia di Pritio aveva marciato oltre le cancellate con un impeccabile atteggiamento marziale; file e file di soldati e carri in verde e avorio, così sincronizzati e precisi da non sembrare veri, le uniformi tirare a lucido e le armi luccicanti nel sole mattutino.
    Gli Eremiti, per contrasto, erano arrivati divisi per squadre e tribù, ogni unità preceduta da un musicista che dava il tempo per una canzone gutturale, intonata dal resto della compagnia; ogni unità sembrava un mondo a parte, tutte con simboli, stemmi e decorazioni diverse.
    Gli Irlaviani, come li aveva chiamati il capitano, passarono oltre il cancello in un’accozzaglia di soldati e mezzi. Erano pochi, una manciata di centinaia appena, e sembrava che tutti fossero appena usciti da una lettiera.
    Le armature blu scuro erano state pulite alla meno peggio, mentre le vesti sottostanti erano ancora macchiate in più punti. Perfino gli stivali dei nuovi arrivati, mentre camminavano, sollevavano sottili nuvolette di sabbia rossastra.
    Quello che colpì di più Zunyan, però, furono i volti: irritati, tirati, sguardi annoiati che volteggiavano tutto intorno senza soffermarsi su nulla. Molti camminavano con le armi posate di traverso sulle spalle, molti con l’elmetto in mano o assicurato alla cintura, più di uno si grattava senza ritegno o sbadigliava.
    «Mi sa che non ce ne sono di carini» le sussurrò Daiyi, mentre anche altri compagni mormoravano.
    Uno degli Irlaviani, a capofila del primo gruppo, sembrò notarli. In breve, tutti i soldati li videro, e si misero a fissarli sconvolti; qualcuno mise perfino mano alle armi, mentre la maggior parte si limitava a scambiarsi chiacchiere l’un l’altro.
    «Signore» disse Zunyan allo xi «temo non abbiano capito che li stiamo accogliendo al campo»
    «Concordo» ribatté l’ufficiale, con il disgusto evidente sul volto «guardate bene, guardate come addestrano malamente i soldati sugli altri mondi»
    Zunyan avrebbe voluto ribadire, ma oltre a non essere il momento adatto, e a non avere argomenti, vide l’Irlaviano capofila venire avanti. Aveva dei galloni neri sul colletto, e strisce rosse sui calzoni; Zunyan lo vide scambiare qualche parola con il capitano degli Eremiti e quello dei Pritiani, sul volto un’espressione a metà tra lo sconvolto e l'incredulo.
    La conversazione durò qualche momento, poi l’Irlaviano fischiò mettendosi due dita in bocca. Un suono forte e penetrante, che perforò le orecchie di Zunyan perfino da quella distanza.
    «Passo!» urlò un altro Irlaviano, mentre il contingente si allineava rapidamente. La massa informe di soldataglia proseguì marciando, con un ritmo lento e cadenzato, i volti ancora più irritati di prima.
    Sorpresa da quanto in fretta avessero assunto una formazione simile, Zunyan si sporse verso lo xi, mentre le prime file degli Irlaviani arrivavano vicino a loro.
    «Forse non li hanno addestrati così male» sussurrò, facendo storcere la bocca a Zinzun.
    L’ordine e la precisione Irlaviane ressero fino a quando non arrivarono davanti al loro reparto, dovendo passare oltre per raggiungere le loro camerate.
    I primi videro Daiyi, che ammiccò a casaccio verso un soldato. La seconda unità li stava superando, quando da un punto a caso partì dal nulla una canzone
    «Vieni bellezza, vieni a…»
    Un nuovo fischio dell’uomo con i galloni neri, più penetrante e più infuriato del primo, zittì tutti. In ogni caso, Zunyan cercò di non far caso alle occhiate degli Irlaviani, ed ai sorrisi soddisfatti mentre passavano oltre.
    «Mmm… forse non tutto è perduto» sogghignò Daiyi.
    «Dicevi, riguardo alla loro disciplina?» la rimbeccò lo xi Zinzun.
    Zunyan poté solo guardare a terra e replicare.
    «Mi scusi signore, mancano totalmente di disciplina» la psionica sperò con tutta sé stessa, implorando l’Imperatore sul Trono d’Oro, che l’ufficiale non si accorgesse dei suoi sforzi per non ridere.

    Due note a margine (come si mette lo spoiler?)
    I Tiangtiani sono di ispirazione cinese/giapponese/coreana, quindi molti termini sono presi da quelle lingue (se interessa posso mettere anche in caratteri originali)
    Wu: mago/stregone/sciamano, designa un qualsiasi psionico
    Xi: stesso significato; indica il sergente dell'unità di psionici
    Come si sarà capito, questa unità di Tiangtiani è composta da reclute alla prima esperienza militare, infatti sono state tenute in in seconda linea come riserva finora. Gli psiconici sono tenuti in grandissima considerazione su Tiang, considerati come benedetti dal Dio Imperatore in persona e letteralmente serviti e riveriti, sebbene siano costretti a vivere in conventi chiusi e senza nessun contatto con l'esterno, vedendo solo i propri compagni e maestri, oltre ai servitori muti che compaiono qui. Ergo, per Daiyi e Zunyan questa guerra è, al momento, una grande avventura finalmente fuori da casa

    Ps: chi indovina la citazione nel pezzo vince una comparsata nella storia, ovviamente libero di scegliere dove e come
     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Maggiore

    Group
    Veterani
    Posts
    6,689
    Reputation
    +467
    Location
    Verona, Imperium dell'Uomo

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Loro, invece, si diressero alla mensa.
    Zunyan si sedette accanto a Daiyi, mentre dei servitori venivano a servire loro il pranzo.
    Iniziarono a mangiare con appetito, gustandosi il riso cucinato appositamente per loro.

    Mantieni sempre un solo tempo verbale all'interno di un periodo. Sedette è passato remoto, mentre venivano è imperfetto.
    Mi sorprendo non si siedano a gambe incrociate. Al di là di ciò, per simili paragrafi auto-conclusivi, non andare a capo tutte le volte. Il punto mantiene il suo senso di pausa anche quando la nuova frase comincia sullo stesso rigo, senza staccarsi. Lo dico perché, pur capendo il terrore del muro di testo, può creare un senso di dispaccio del telegrafo, di staccato.

    CITAZIONE
    ntanto, un servitore

    Un servitore nel senso di un servitore o di un servitore? Ok, al di là della battuta, è una figura umana oppure è uno di quei balocchi biologici che l'Imperium produce per non usare robot o sistemi automatizzati? Mera curiosità, non è una correzione.

    CITAZIONE
    «il contingente dei rinforzi arriverà tra un’ora, voglio che siate pronti a riceverli»

    "tra un'ora. Voglio che..."
    Qui, per esempio, andrebbe bene un punto. Chiude un'informazione, ne apre un'altra.

    CITAZIONE
    cosa che continuava a far arrossire Zunyan

    che continuò*

    CITAZIONE
    «Non interessare, grazie» disse, trascinandola con lei mentre li superava.

    Oh, è un errore voluto?

    CITAZIONE
    «Uffa… speriamo che tra i nuovi ce ne sia uno carino!» borbottò l’amica, Zunyan ridacchiò con lei.
    «Dovremo metterci la divisa da parata, secondo te?» chiese, mentre ispezionava i propri indumenti.

    Siete in guerra, non in gita scolastica!

    CITAZIONE
    La trovava stretta e pesante

    Meglio scomodi che morti.

    CITAZIONE
    ma preferiva essere scomoda che morta.

    Appunto.
    L'armatura salva la vita.

    CITAZIONE
    Non era brava con i nomi dei pianeti.

    Non serve esserlo per ricordarsi di Malevelon Creek e dei nostri eroici ragazzi che, laggiù, difendono la Controllata e Democratica Oligarchia Imperiale dalle orde degli automatons collettivisti

    CITAZIONE
    a non truccarsi e acconciarsi i capelli

    Pro-tip: c'è una ragione se si usano i capelli corti. Con gli elmetti, sudi. E quando sudi, i capelli ti si incollano sulla testa. E quando s'incollano, diventano incredibilmente fastidiosi. E insomma, grattarti la testa non solo non è un'opzione, ma è anche qualcosa che vorresti evitare di fare quando hai altro a cui pensare.
    Ah, fa anche rima.

    CITAZIONE
    Avevano indossato le loro armature antischegge, controllandosi a vicenda le sottili lamelle nere

    Ah, carine. I Dragooni Vitriani, in Gaunt's Ghost, hanno delle antischegge simili in aspetto. Sono più simili a scaglie di vetro, da come vengono descritte, ma hanno uno scopo simile e funzionano bene nel deflettere i laser. Apprezzo che abbiano fatto un reciproco controllo.
    Allora non vi hanno addestrato così male!

    CITAZIONE
    avvolti nei loro lunghi mantelli color cenere e con in volto le maschere rosso sangue.

    Ah, abbiamo i kabuki-mujaedeen!
    Long live the fighters!

    CITAZIONE
    Se Zunyan ricordava bene le loro usanze, a giudicare dal colore del velo e dalle decorazioni, a guidarli c'era un capitano.

    Questa frase tienila sullo stesso paragrafo della precedente. E' un sequitur, non un'istanza completamente separata dal concetto espresso all'interno del punto che l'ha preceduta.

    CITAZIONE
    Gli Irlaviani, come li aveva chiamati il capitano, passarono oltre il cancello in un’accozzaglia di soldati e mezzi. Erano pochi, una manciata di centinaia appena, e sembrava che tutti fossero appena usciti da una lettiera.

    Sia noto che il Comando Crociato condivide questo pensiero. Sebbene il loro rating di Patriottismo Imperiale sia relativamente stabile, l'immagine che danno dall'Astra Militarvm è terribile.

    CITAZIONE
    Molti camminavano con le armi posate di traverso sulle spalle, molti con l’elmetto in mano o assicurato alla cintura

    E se la prima cosa è adatta -non imbracciare le armi se non ti serve usarle, la sicura esiste per un'ottima ragione-, la seconda è terribile. Gli elmetti salvano la vita, scansafatiche!

    CITAZIONE
    «guardate bene, guardate come addestrano malamente i soldati sugli altri mondi»

    sul volto. "Guardate, guardate bene...

    CITAZIONE
    Aveva dei galloni neri sul colletto, e strisce rosse sui calzoni

    Vuole anche un bersaglio dipinto sul torace?

    CITAZIONE
    Sorpresa da quanto in fretta avessero assunto una formazione simile

    Onestamente lo sono anche io. Allora sanno fare qualcosa, una volta ogni tanto.

    CITAZIONE
    «Forse non li hanno addestrati così male» sussurrò, facendo storcere la bocca a Zinzun.

    Gurl, hanno solo assunto una formazione di marcia. Nel senso, sanno camminare in cadenza. Non è semplicissimo, ma non è esattamente impossibile :D

    CITAZIONE
    a caso partì dal nulla una canzone

    E volò via un punto.
    Piccola mia nota stilistica: da un lato mi piace la maniera in cui affronti queste scene, però vorrei dirti che "a caso partì dal nulla" è un vernacolare molto da parlato, piuttosto che da forma scritta. Dal nulla cominciò una canzone dice lo stesso, ma si mantiene in linea con il resto del testo.

    CITAZIONE
    «Mi scusi signore, mancano totalmente di disciplina» la psionica sperò con tutta sé stessa, implorando l’Imperatore sul Trono d’Oro, che l’ufficiale non si accorgesse dei suoi sforzi per non ridere.

    E di ordine. E basilare igiene. E probabilmente d'iniezioni contro la scabbia di Tempestor IX.

    CITAZIONE
    (come si mette lo spoiler?)

    Clicca spoiler e scrivi all'interno dei brackets che aprono e chiudono lo spoiler.


    CITAZIONE
    Gli psiconici sono tenuti in grandissima considerazione su Tiang, considerati come benedetti dal Dio Imperatore in persona e letteralmente serviti e riveriti

    Psionici*
    Ma questo dettaglio mi piace molto, è carino vedere un diverso approccio alla psionia.

    CITAZIONE
    Ps: chi indovina la citazione nel pezzo vince una comparsata nella storia, ovviamente libero di scegliere dove e come

    Non penso d'averla indovinata, sarò onesto, ma la forma rituale mi ha ricordato la preparazione dell'attacco come si vedeva in Pearl Harbour. Ma a grandi linee, non nel dettaglio.
     
    Top
    .
  8.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Ladruncolo di strada

    Group
    Member
    Posts
    100
    Reputation
    +32

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Oh, è un errore voluto?

    Sì, è un errore voluto del personaggio che "gioca" a non saper parlare bene la lingua gotica comune

    CITAZIONE
    Siete in guerra, non in gita scolastica!

    Per loro è più o meno la stessa cosa. Come detto, sono cresciute in un ambiente chiuso e isolato, una "città proibita" separata dal resto del loro stesso pianeta fino a quando non le hanno chiamate in guerra. Considerando poi che finora non sono mai state in prima linea, per adesso la guerra per loro è "alloggiare in case a su un altro pianeta e chiacchierare con gente mai vista"

    CITAZIONE
    Vuole anche un bersaglio dipinto sul torace?

    Il maresciallo sarà un po' più vistoso degli altri, ma rispetto a certi reggimenti che ho visto in Internet, anche ufficiali, credo sia molto spartano come aspetto, alla fine parliamo di un colletto nero e delle strisce rosse, non esattamente roba vistosissima e che balza all'occhio come un mantello, un ciuffo di piume sull'elmetto o simili. L'aspetto dei genieri è simili a quello dei soldati della Solar Auxilia, se interessa: https://images.app.goo.gl/GjVSFxkPACh4kJgTA

    CITAZIONE
    Onestamente lo sono anche io. Allora sanno fare qualcosa, una volta ogni tanto.

    Rispondo qui e anche alle due note sotto; i genieri sono addestrati, e con standard anche molto alti, e la prospettiva è quella di una soldatessa, Zunyan, che non ha mai dovuto imparare a marciare, ma lo ha sempre visto fare da soldati esperti, quindi saperlo fare per lei identifica chiaramente delle persone bene addestrate; è più una sua associazione che altro.
    Per l'igiene e di ordine, finora sono "in semi-licenza", fino a quando non li mandano in prima linea non c'è verso di non fargli fare i co*****i XD

    CITAZIONE
    kabuki-mujaedeen!

    Mi devo essere espresso male nel descrivergli, ma i tizi con veli e maschere sono gli Eremiti che seguono l'Inquisitrice, un altro reggimento diverso dai Tiangtiani e dai Pritiani. Loro sono un misto di Sardaukar, beduini e cacciatori di alieni vari

    La citazione non è quella purtroppo, per semplificare posso dire che si tratta di una canzone da un film
     
    Top
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Maggiore

    Group
    Veterani
    Posts
    6,689
    Reputation
    +467
    Location
    Verona, Imperium dell'Uomo

    Status
    Offline
    Ah, guarda, avessi indovinato al più ti avrei chiesto di spawnare un commissario il cui solo antico è di esprimere disappunto davanti a questa manica di sfaticati, ma solo e sempre quando li trova nel momento esatto in cui possono solo che dare quella specifica impressione 🤣


    Non mi dispiace affatto il riferimento alla Solar Sicilia, è l'esercito dei nonni per la Guardia, in una certa misura.


    Ah, Sardaukar

    C'ero sul tono Dune, allora
     
    Top
    .
  10.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Ladruncolo di strada

    Group
    Member
    Posts
    100
    Reputation
    +32

    Status
    Offline
    Per loro un po' complesso, visto che hanno già il loro ufficiale di disciplina, ma può essercene uno per il tenente Bianchini, anzi potrebbe essere un'ottima aggiunta visti i personaggi con cui andrà a interagire
    (spoiler, già così rischia di beccarsi più pallottole per "demeriti" disciplinari che per il fuoco nemico)
     
    Top
    .
  11.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Maggiore

    Group
    Veterani
    Posts
    6,689
    Reputation
    +467
    Location
    Verona, Imperium dell'Uomo

    Status
    Offline
    Ah, su questo vedi tu in libertà. Il discorso è il meme, la battuta che continuo a fare un po' in roleplay con i miei commenti su questo tuo scritto. In maniera assolutamente selettiva, anzi proprio è il Destino ad agire, questo ufficiale "becca" gli Irlaviani sempre quando sono a zonzo, sono scansafatiche o danno una pessima immagine di loro stessi, ma non li vede mai quando sono competenti.

    Succede sempre qualcosa, per la serie che in quell'occasione in cui potrebbe dire "Ah, beh, non sono così tanto uno spreco d'ossigeno", ecco che gli passa davanti un camion che porta cose.
    O riso. O riso soffiato. Per gioco, ti avevo fatto un riferimento in Valorchives, con il box dei cereali.

    Tornando seri, in linea di massima non c'è un solo commissario per reggimento. In genere si cerca di avere un senior, con la sua cadre di sottoposti, sparsi per tutta l'unità.
     
    Top
    .
  12.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Ladruncolo di strada

    Group
    Member
    Posts
    100
    Reputation
    +32

    Status
    Offline
    Valorchives lo devo recuperare, ma in ogni caso i vari scambi qui sono molto apprezzati XD
    Il fatto che ci sia un solo maresciallo, alias commissario, è perché i genieri sono una sola compagnia quindi non ci sono altri ufficiali all’infuori
     
    Top
    .
  13.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Maggiore

    Group
    Veterani
    Posts
    6,689
    Reputation
    +467
    Location
    Verona, Imperium dell'Uomo

    Status
    Offline
    Massì, è lì in sezione per chi vuole quando vuole. Nel senso, lo posto pure che non legga nessuno.


    Una sola compagnia di quanti elementi? Perché in teoria il commissario dovrebbe avere dei sottoposti, dei provost per dirla, ai quali delega certe attività. Junior commissari, o cadetti che fanno le esperienze finali prima di essere effettivamente promossi a commissari
     
    Top
    .
  14.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Ladruncolo di strada

    Group
    Member
    Posts
    100
    Reputation
    +32

    Status
    Offline
    Le compagnie di genieri sono da 100 uomini, divisi in due plotoni da 50, dove al primo plotone è aggregato come ufficiale di disciplina il sergente maggiore, mentre al secondo il maresciallo stesso
    Solitamente i genieri non operano in compagnie, salvo casi particolari, ma forniscono squadre da cinque/dieci uomini tutti armati di armi speciali a unità maggiori. Una compagnia di fanti irlaviani conta 200 uomini, a cui viene aggregato un plotone di genieri, portando l'organico a 250 uomini; due compagnie (1.000 uomini) fanno un battaglione, e tre battaglioni (3.000 uomini) un reggimento; quindi una sola compagnia copre le necessità di un battaglione intero, se divisa, ma di solito se ne aggiungono almeno due, una scissa nelle due compagnie e una che rimane unita come unità a parte

    La compagnia protagonista è stata assegnata al battaglione dei granatieri rimasto in orbita, assieme ad un'altra compagnia. Ora, l'altra compagnia è scissa, 2 plotoni da 50, nelle due compagnie dei granatieri, mentre questa è rimasta integra; visto che quindi le loro perdite nella spedizione precedente sono state minime (3 uomini in tutto), sono stati inviati loro sul pianeta e in prima linea, mentre si attendono i rinforzi da Irlava per far prendere parte anche all'altra unità.
    Ps: i granatieri, al contrario dei genieri, sono militari in carriera al servizio del re, con standard degni degli scions; di solito i granatieri sono "scarti" delle reclute che il mechanicus valuta per diventare sekutarii (una tacca sotto le reclute degli space marine)
     
    Top
    .
  15.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Maggiore

    Group
    Veterani
    Posts
    6,689
    Reputation
    +467
    Location
    Verona, Imperium dell'Uomo

    Status
    Offline
    Chiaro, chiaro

    Solo, di solito la questione disciplinare è una pertinenza dell'Officio Praefectus, lo stesso che spawna sia Scions che Commissari. Non viene, di norma, lasciata all'unità stessa per una ragione di standardizzazione, e perché i commissari possono fare da liaison con unità d'altri mondi.

    Insomma, essendo i soggetti con un'educazione alto gotica standard e che sanno parlare questa lingua ieratica, in genere si presume che possano comunicare tra loro quel che gli serve, evitando fraintendimenti, malintesi, incomprensioni e reazioni scomposte tra unità che provengono, prima che da mondi, da città, continenti, isole e regioni diverse.
     
    Top
    .
52 replies since 19/3/2024, 10:23   5043 views
  Share  
.