Sangue e Cenere

Piccoli racconti sul mio capitolo di space marine

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    Ah, M31 come 30.000-30.999


    L'avevo letto e inteso alla mia, ma è un errore, come 31.000-31.999, che l'avrebbe posto nell'epoca dello Scouring. E' periodo Eresia di Horus, ho capito
     
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    Altro pezzo, credo che al prossimo terminerà questo racconto e poi passerò a qualcosa di più “attuale” nella cronologia di Warhammer

    Come previsto, la sala centrale della nave ammiraglia era piena di Angeli Oscuri. Halasker non ebbe nessuna voglia di contarli, ma si sarebbe sorpreso se non ce ne fossero almeno un migliaio, di visibili.
    E il Signore della Notte non era certo che, nell’ombra delle grandi arcate, molti altri fossero in agguato, con le armi puntate su di lui.
    Halasker non era stato spesso in presenza del suo Primarca, ma non ebbe dubbi su chi fosse il fratello di Konrard Curze.
    Alto, ammantato in un’armatura color onice e con un lungo manto drappeggiato sulle spalle, aveva i lunghi capelli biondi e uno sguardo carico d’odio diretto verso di loro.
    D’istinto, Halasker sentì il bisogno di far scivolare la mano verso il coltello alla cintura, solo per ricordarsi che lo aveva consegnato.
    Una solida schiera di cenobiti, tutti con le lunghe spade già snudate, stavano attorno al loro Primarca
    «Non un passo avanti» disse un Angelo Oscuro con grandi ali sul l’elmo e la mano già pronta sull’elsa della spada.
    Halasker annuì, fermandosi di colpo. Le placche color osso e rosso dell’arma tira lo denotavano come un membro del circolo interno, e la stella a sei punte sullo scudo al lato dello spallaccio come un eskaton.
    Il sergente dell’VIII legione riconobbe l’ufficiale che aveva davanti, ma non era un buon momento per le rimpatriate
    «Sissignore» disse Halasker.
    Lion El’Jonson prese la parola, fissando i suoi occhi in quelli del sergente.
    Forse anche i suoi fratelli capitani si sentivano allo stesso modo, quando erano a colloquio con il loro padre. E, forse, sentivano anche la stessa pressione
    «Spiegami perché sei qui, sergente» la voce del Primarca degli Angeli Oscuri era così carica di rabbia che, per un momento, Halasker pensò potesse ucciderlo solo con le parole
    «Come dire… sono un traditore»
    Vash e Reshav, accanto a lui, lo guardarono stupiti. In effetti, non era stata la miglior scelta di parole, Halasker lo capì dal numero di cenobiti che avanzarono armi alla mano, e dalle centinaia di pistole e fucili che li presero di mira
    «Calma calma calma!» disse ancora lui, alzando le mani. Il Leone battè a terra la punta della spada, e la marea di armature bere si fermò
    «Spiega, senza giri di parole» impose il Primarca.
    Halasker cercò di mettere insieme una frase migliore della precedente, senza infilarci dentro sarcasmo, battute o parole che gli avrebbero fatto saltare la testa
    «Noi… noi tre noi ci riconosciamo più nella Legione che l’VIII è diventata, e non abbiamo intenzione di seguirli nella loro rivolta»
    «Perché?» disse Jonson. Dal tono della voce, se Halasker si fosse proclamato una procace ballerina ci avrebbe creduto di più
    «Lasciatemi mettere in chiaro una cosa» iniziò, parlando e scegliendo con cura le parole «non rinnego i metodi dei Signori della Notte, e non mi pento di come abbiamo conquistato i mondi che abbiamo occupato; ma… è cambiato qualcosa, da anni Curze è… brutale, troppo brutale, ed i suoi capitani non fanno altro che istigarlo ad esserlo ancora di più»
    Gli Angeli Oscuri attorno a lui non avevano abbassato le armi, e anche con gli elmetti lui poteva immaginare il disgusto sulle loro facce.
    In fondo, Lion El’Jonson, davanti a lui, sembrava star fissando un escremento parlante
    «Non fate quelle facce! Credete davvero che sia così diverso?» Halasker si sentì punto nel vivo, anche a causa di un recente “alterco” con un sergente delle Salamandre «voi sterminate interi pianeti, bruciate nel fuoco e nel plasma interi mondi, quanti xenos avete massacrato, da quando è iniziata la Crociata? Quanti mondi umani avete bombardato, assaltato, conquistato una città alla volta? Cos’è, se la Prima Legione lancia un missile su un’abitazione è un’opera pia, se l’Ottava taglia una gola è un’empietà?»
    Lo sdegno andò crescendo tra le fila degli Angeli, in particolare quelli con più decorazioni d’osso si fecero più infervorati
    «Non stiamo parlando dei metodi delle nostre legioni» disse il capitano eskaton «spiega i fatti di Istvaan V»
    Halasker si morse le labbra, cercando di riguadagnare la calma. Forse era una sua impressione, ma lo sguardo del Leone aveva guizzato di qualcosa di simile al rispetto, per un istante
    «Nessuno immaginava cosa sarebbe successo davvero» iniziò «i discorsi dei Predicatori sembravano… ragionevoli: basta con le discriminazioni, basta con l’essere guardati dall’alto in basso, basta essere etichettati come mostri. Ma… quello che nessuno aveva detto con chiarezza era come si voleva ottenere questo rispetto; quando abbiamo capito che non sarebbe stata solo una… prova di forza ma un massacro in piena regola, una rivolta in tutto e per tutto, ci siamo tirati indietro»
    «Ma siete discesi su Istvaan V come tutti gli altri» disse il Leone
    «Si» ammise Halasker. Vash e Reshav si irrigidirono di nuovo
    «E avete ucciso»
    «Si, abbiamo ucciso; ma non abbiamo levato le armi contro i lealisti!» da una sacca alla cintura, Halasker tirò fuori un sigillo, preso all’armatura di un capitano dei Figli di Horus.
    Il Primarca lo esaminò a fondo, senza toccarlo
    «Questo prova molto poco» disse alla fine
    «Certo, ma non potete nemmeno provare io abbia ucciso Salamandre, Guardie del Corvo o Mani di Ferro»
    «Risulta più possibile» a quelle parole, alcuni cenobiti vennero avanti, pronti a eseguire la condanna quando sarebbe stata emessa
    «Noi non siamo voi» disse Halasker, senza potersi impedire di alzare la testa «se ci fossimo proclamati lealisti, i nostri compagni ci avrebbero scuoiato vivi; così ci siamo limitati a sporcare le nostre armi di sangue, scegliendo con cura i nostri bersagli, guardate nella thunderhawk, questo non è l’unico trofeo che abbiamo preso»
    Il Leone soppesò le parole del sergente con calma, così a lungo che Halasker si domandò se avrebbe mai ottenuto una risposta
    «E quindi, dopo essere partito da Istvaan e arrivati qui, avete disertato» disse l’eskaton, avanzando di un piccolo passo tra il Signore della Notte e il Primarca.
    Halasker sospirò, perché per fortuna pareva che l’altro li avesse compresi
    «C’erano troppe legioni su Istvaan, fuggire era impossibile. Troppi traditori con le orecchie attente al minimo sgarro, e ci sarebbe stato impossibile convincere i lealisti a prenderci con loro; qui, a Thramas, ci è bastato approfittare di un attacco di pazzia di Curze per scappare»
    «E siete venuti da noi» disse Lion El’Jonson, la mano ancora stretta attorno all’elsa della spada
    «Si… non che avessimo scelta» a essere onesti, Halasker aveva sperato che fossero altri ad arrivare nel settore.
    Ultramarine o Furie Bianche, al massimo i Lupi; già la resa era un azzardo, ma arrendersi alla Prima Legione sembrava un suicidio più sicuro che tagliarsi la gola da soli
    «Forse dovremmo dire loro anche il resto» disse Vash, attirandosi un’occhiataccia dal suo sergente
    «Ci stavo arrivando» borbottò lui «non abbiamo solo dei trofei, ma informazioni. E conoscenze»
    Il Leone sollevò un sopracciglio, il massimo che Halasker pensò potesse mostrare interesse in lui
    «I piani di schieramento della Legio Ulricon, e un modo per vincere la guerra»
    «Che modo?» disse un cenobita, avanzando con la spada levata. Il Primarca alzò una mano, fermandolo
    «Scusate la franchezza ma… voi non ci capite; non capite il modo in cui Curze fa la guerra, il modo in cui sceglie i suoi bersagli e come aggredirli» iniziò Halasker «se voi pretendete che vengano da voi, in una battaglia regolare, allora passerete qui decadi intere. L’Ottava ha il compito di rallentarvi, non vi offrirà mai un confronto diretto; attaccherà dall’ombra, vi imbottiglierà in infinite schermaglie, vi presenterà i titani come possibili bersagli e quando andrete a colpirli loro assaliranno un altro mondo. Non avete i numeri e la possibilità di chiuderli all’angolo e obbligarli a un confronto diretto»
    «Quindi? Quale sarebbe il tuo suggerimento?» disse il Leone, mentre più di una testa si girava verso di lui, mostrando la sorpresa dei suoi figli.
    L’eskaton, invece, si lasciò scappare un sospiro
    «Io posso farvi capire come ragionano. Posso prevedere le loro mosse, posso spiegarvi come farlo voi stessi. E ho un piano, un piano per paralizzare del tutto l’Ottava» disse Halasker, masticando le parole prima di dirle «dobbiamo ucciderlo»
    «Uccidere Konrard Curze?» chiese il Lion El’Jonson «non sarà facile»
    Halasker scosse la testa, sorridendo per il prevedibile errore
    «No, non serve uccidere lui, anzi la cosa migliore è lasciarlo in vita» disse il sergente dei Signori della Notte «dobbiamo uccidere il suo primo capitano, dobbiamo uccidere Jago Sevatarion»
     
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    Metto un momento da parte il racconto, anche perché lo riterrei terminato, senza andare a impelagarmi con il seguito della campagna di Thramas o gli eventi di Tsagualsa, e provo a dare un bg più schematico e solido del capitolo
    Se vedete incongruenze o errori fatemelo sapere

    Nome: Angeli della Notte
    Colori: armatura nera, braccia spallacci ed elmo color osso, vesti e dettagli rossi
    Simbolo capitolare: Spada affiancata da ali di pipistrello, nera su fondo osso, occasionalmente rosso
    Motto: In Tenebras Redimimus "nelle tenebre redimiamo"
    Mondo capitolare: Sycorax, mondo feudale-assassino nelle Stelle Halo

    Storia: fondati durante la fondazione Ultima, gli Angeli della Notte trascorsero i primi anni della loro storia come uno dei tanti capitoli di Senza Perdono, combattendo xenos e traditori, e inseguendo i Caduti tutto in tutto l'Imperium.
    Direttamente dalla Prima Legione, al capitolo venne assegnato il contemptor dreadnought Hexamor, una reliquia dell'epoca dell'Eresia; rimasto essenzialmente in stasi all'interno della Roccia, questo silente antico guerriero divenne uno dei simboli più rappresentativi del capitolo, e per la sua iconografia, che venne in larga parte ripresa dagli Angeli della Notte, e per il supporto che diede in numerose campagne.
    Gli Angeli della Notte si rivelarono un capitolo particolarmente sfortunato, a causa di alcune campagne che ne decimarono i ranghi e per l'infelice schieramento in più di un'occasione.
    Sul mondo forgia di Malapha, invaso dagli orki, gli Angeli si ritrovarono a dover scegliere se difendere le fonderie o inseguire un Caduto; memore delle azioni dei Progenitori in una simile occasione, il Maestro Capitolare Barachiel ordinò che solo una compagnia rimanesse a tenere la posizione, lanciando le altre due all'inseguimento. Entrambe le decisioni si rivelarono pessime. Il Caduto, assieme al supporto di altri eretici e traditori, riuscì a prendere in trappola le due compagnie che avrebbero dovuto eliminarlo, uccidendo negli scontri seguenti sia il Gran Maestro Barachiel che il grosso della prima compagnia del capitolo, prima di svanire nel nulla. Su Malapha, l'ottava compagnia degli Angeli della Notte subì perdite enormi, e pur riuscendo a resistere fino all'arrivo dei rinforzi, il grosso delle fonderie e dei manufactura venne devastato dagli orki.
    Questo portò il capitolo ad essere posto sotto indagine, e condannato, non volendo fornire una qualche versione dei fatti, ad una crociata penitente.
    Inviati nel settore di Utahan per far fronte alla minaccia eldar, gli Angeli si trovarono invece invischiati in una guerra contro gli xenos e alcune bande da guerra dei Signori della Notte. Prossimi al collasso, con ormai poco più di quattro compagnie ancora attive, gli Angeli della Notte vennero salvati dalle azioni del loro nuovo Gran Maestro Loraine e dell'antico dreadnought Hexamor; rivelatosi un ex sergente dei Signori della Notte rimasto Lealista, Hexamor guidò l'apprendimento e l'applicazione di tattiche e dettami che univano le antiche tradizioni dell'VIII e della I legione. Sotto la guida di Loraine, che riuscì ad ammodernare e assimilare questi insegnamenti, gli Angeli passarono da prede a cacciatori, andando ad insidiare i loro nemici nelle stesse tenebre che usavano come scudo

    Possono portare i colori dei Signori della Notte, possono portare i loro stemmi, i loro emblemi;
    loro sono schiavi della Notte, il sangue nelle loro vene è annacquato da diecimila anni di follia e caos.
    Io vi mostrerò la Notte, e essa si piegherà a voi.
    Nelle ombre voi porterete la vendetta che ho atteso da dieci millenni!
    Ave, Imperator Noctis!

    Hexamor,
    contemptor dreadnought degli Angeli della Notte



    Con lo sterminio dei traditori e degli eldar, gli Angeli della Notte vennero ufficialmente perdonati per gli eventi di Malapha, ed anzi lo stesso mondo forgia iniziò ad appoggiarsi sempre più al capitolo per assistere le sue spedizioni esplorative. Questo stretto legame col mechanicus ha permesso al capitolo di rimpinguare in tempi relativamente brevi le sue armerie, oltre a poter sfruttare antiche e nuove tecnologie.
    Nel presente, il capitolo opera come piccole forze separate attorno alle stelle Halo ed alla Frangia Orientale, in particolare contro le forze dell'Impero Tau. Le loro storie simili hanno portato il capitolo ad avvicinarsi ai Lamenters, assieme ai quali sono al momento dislocati in forze sul pianeta di Phycoras contro i ribelli secessionisti.

    Se piace e c'è gente interessata, posso anche provare a buttar giù la descrizione di Sycorax e di qualche tradizione propria del capitolo

    Edited by DarkAngel.96 - 5/3/2024, 09:29
     
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    Come previsto, la sala centrale della nave ammiraglia era piena di Angeli Oscuri.

    Se non lo fosse stata, ci sarebbe stato qualcosa di storto.

    CITAZIONE
    Halasker non ebbe nessuna voglia di contarli, ma si sarebbe sorpreso se non ce ne fossero almeno un migliaio

    se ce ne fossero stati*

    CITAZIONE
    E il Signore della Notte non era certo che, nell’ombra delle grandi arcate, molti altri fossero in agguato, con le armi puntate su di lui.

    non fossero in agguato*, è una affermazione tramite doppia negazione.

    CITAZIONE
    Una solida schiera di cenobiti, tutti con le lunghe spade già snudate, stavano attorno al loro Primarca

    Stava*, stai parlando di una schiera. Se avessi detto delle solide schiere, allora stavano andava bene.

    CITAZIONE
    se Halasker si fosse proclamato una procace ballerina ci avrebbe creduto di più

    L'Imperialissima Accademia di Ballo Seduttivo di Bene Talaksu in Proxima Ishtarica Obscvra si ritiene offesa e iscrive l'evento nel Ruolino delle Ripicche.
    Ti sei fatto un nemico potente, Halasker!

    CITAZIONE
    Quanti mondi umani avete bombardato, assaltato, conquistato una città alla volta? Cos’è, se la Prima Legione lancia un missile su un’abitazione è un’opera pia, se l’Ottava taglia una gola è un’empietà?»

    E considerando che la Grande Crociata ha distrutto più mondi umani che alieni, che abbia detto conquistato invece di liberato è una scelta che approvo. A questo punto degli eventi, ormai tutti si erano accorti che la realtà della Grande Crociata, almeno politica, era di conquista piuttosto che unificazione.

    CITAZIONE
    «dobbiamo uccidere il suo primo capitano, dobbiamo uccidere Jago Sevatarion»

    Legittimo

    Ma ora che l'hai detto, metà della tua utilità è andata via.
     
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    Grazie per le correzioni!
    L'unica cosa che non capisco è l'ultimo commento: Halasker sta portando piani di schieramento nemici e conoscenze tattiche, che poi aggiunga anche un possibile obiettivo extra non credo ne dimezzi l'utilità
     
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    No, non lo fa necessariamente, ma è un'osservazione che potrebbero fare gli Angeli Oscuri.

    Nel senso, ha già messo in avanti molta della carne a sua disposizione e sottinteso una cosa che vuole (eliminare Jago), o che ha comunque fatto intendere sia nel suo interesse. Con quello che ha già detto, gli Angeli potrebbero ponderare su quanto sia utile tenerlo in vita, o se non farebbero prima a sondargli il cervello e poi spararlo fuori da una camera di decompressione.

    Presumo che comunque lui abbia un piano
     
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    Il racconto è terminato, nel senso che mi serviva come "contesto" per il bg degli Angeli della Notte e motivo per introdurre il contemptor Hexamor, che è lo stesso Halasker, post Crociata di Thramas; ovviamente nessuno si è fidato di lui fino all'ultimo, sempre tenuto d'occhio e sotto stretta sorveglianza, ma quando informazioni e spiegazioni si sono rivelate esatte, e dopo la morte eroica di Vash e Reshav su Kenrac, un minimo di credito se lo è meritato
    Halasker è rimasto sotto il comando di Farith Redloss, capo della Dreadwing, per il resto della Crociata e dell'Eresia, e venne inumato in un dreadnought su Maccrage, quando durante la caccia a Curze ebbe modo di "scambiare due parole" con il suo Primarca (diciamo che non c'è molto space marine, in quel dreadnought)
    Questa è ovviamente tutta roba fandom, tranne eventi e altri personaggi, il trio di Signori della Notte non esiste all'infuori di questo forum (anche se spero un giorno di portarli sul tavolo da gioco XD)
     
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    Nessun male in roba fandom, tutto lo è. Il setting è nato su e per questo; solo di recente si è spostato di qualche grado verso una narrazione più centrata su personaggi (con Horus Heresy prima, e poi con il Ritorno di Guilliman e le sue peripezie)

    Buono, penso mi manchi un pezzo da commentare. L'ho saltato da qualche parte, ma ci ritornerò sopra. Da persona che scrive storie interminabili, è carino vedere un racconto che si conclude su di un forum

    Bene così! ^^
     
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    Visto che mi trovo, metto due info extra sul capitolo, prima di passare al mondo capitolare e simile

    Composizione del Capitolo
    Gli Angeli della Notte seguono pressappoco la stessa impostazione dei loro progenitori Angeli Oscuri, con tuttavia una sostanziale differenza: al posto dell’Ala della Morte e dell’Ala del Corvo dispiegano una singola formazione che raccoglie entrambe le funzioni, erede di un miscuglio di tradizione prese dalla Firewing della Prima Legione e dalle Terror Squads dell’Ottava. Denominata Ala di Sangue, figura come Seconda Compagnia agli ordini del Mastro di Caccia, ed è composta per la maggioranza da rapide squadre di Infiltrator e Reivers.
    La Prima compagnia è composta da veterani come di consueto, mentre le classiche funzioni di ricognizione della “seconda compagnia” confluiscono nella Decima, composta da astartes addestrati all’uso di moto e mezzi veloci.
    Discorso a parte vale per l’ottava compagnia, erede della Dreadwing. Addestrati all’uso di armi speciali (in primis plasma e melta) ed a tattiche “riprovevoli”, i membri di questa compagnia sono solitamente impiegati come specialisti di sterminio su vasta scala, esperti tanto di demolizione quanto di assalti mirati in zone ristrettey

    Gli ordini
    Altra eredità presa dalla Legione sono ordini informali, più o meno, a cui possono essere ammessi gli astartes dal grado di sergente in su; l’aderenza ai tre ordini è data da decorazioni a scacchi di vari colori:
    Ordine della Lama Cinerea: scacchi neri e rossi; focalizzato sull’uso del terrore e delle tattiche psicologiche
    Ordine della Clessidra: scacchi neri e osso; focalizzato sullo sterminio di xenos e simili
    Ordine del Serpente: scacchi rosso e osso; focalizzato sulle tattiche di decapitazione e omicidio
    I vari ordini rappresentano principalmente varie ideologie e non rappresentano formazioni vere e proprie, sebbene in determinati casi membri dei vari ordini possono essere chiamati a far parte di squadre apposite da parte dei loro Priori; in particolare l’Ordine del Serpente agisce spesso per eliminare comandanti nemici con apposite squadre o catturare bersagli prioritari

    Cattureremo e tortureremo questo Caduto fin quando non si penterà!

    Aspetta… voi torturate i Caduti dopo averli catturati?


    Discussione tra un cappellano degli Angeli Oscuri e uno degli Angeli della notte



    Edited by DarkAngel.96 - 21/3/2024, 14:48
     
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    Rovo Nero



    Nessuno all'interno del capitolo degli Angeli della Notte, nemmeno, pare, il suo Maestro Capitolare, conosce di preciso l'identità di questa figura misteriosa.
    Spesso squadre di Angeli hanno affermato che, senza preavviso, un astartes avvolto in lunghe vesti nere è emerso dal nulla, apparendo pare dalle tenebre stesse per aiutare ne, momento del bisogno. A volte la stessa squadra sembrerebbe soccorsa in più occasioni, altre che squadre diverse, e lontane chilometri, lo individuino nello stesso momento.
    Le ricostruzioni più attendibili del suo aspetto lo descrivono come uno space marine con un'armatura arcaica, totalmente nera, con una lunga tunica e un elmo a teschio, parrebbe inoltre stringere tra le mani un falcione crepitante di energie psichiche. L'origine del suo soprannome deriva dalla manifestazione dei poteri psionici dell'astartes, che prendono la forma di rovi, radici e foglie.

    Sebbene non possa essere confermato, all'interno del capitolo si specula che Rovo Nero sia un Caduto costretto dal Leone in persona a servire gli Angeli della Notte. Uno dei primi successi del capitolo, circa una trentina di anni dopo la sua fondazione, fu la cattura di un ex bibliotecario su un mondo di cui si è dimenticato il nome; questo Caduto sarebbe stato condotto su Sycorax, per essere interrogato e convinto a pentirsi, ma prima che i cappellani interrogatori potessero iniziare i loro riti, sembrerebbe che il Primarca in persona sia apparso dal nulla, ed abbia chiesto di parlare con il prigioniero. Nessuno sembra sia stato ammesso al colloquio, ma dalla cella emerse solo Lion El'Jhonson, mentre del prigioniero non si rinvenne più traccia; dopo l'immediata partenza del Primarca, nessuno poté più chiedere informazioni, e la faccenda venne accantonata tra i segreti del Circolo Interno.

    Passarono cinquant'anni da quell'evento prima che Rovo Nero apparisse per la prima volta sul pianeta di Chiara. Un marine degli Angeli era stato separato dalla sua squadra da mostruosità xeno; prossimo alla morte, l'astartes vide apparire dal nulla un marine che, evocando dal nulla della vegetazione, uccise gli aggressori. Rifiutandosi di comunicare, scomparve nel nulla come era arrivato.
    Le apparizioni della strana ombra continuarono: contro degli eretici su Apax, dove salvò un capitano durante il duello con il signore del chaos nemico; su Rafasat, dove pare massacrò miriadi di orki in un battito di ciglia; a lui vengono imputati anche l'uccisione del trigone Furia Pallida su Trake e il massacro di una guarnigione di kroot su Renev, oltre a numerosi quanto episodici interventi.
    Ad ogni modo, stanchi di queste apparizioni così misteriose, i maestri del capitolo iniziarono ad escogitare un piano per catturare il misterioso astartes e comprenderne le intenzioni, quando dalla Roccia stessa arrivò, per bocca del Leone stesso, il divieto di intraprendere qualsiasi azione contro Rovo Nero. Questo bloccò sul nascere qualsiasi trappola o caccia, ma non fermò la diffidenza del capitolo nei confronti di questo strano marine.
    Ad oggi nessuno degli Angeli della Notte si sognerebbe di alzare le armi contro Rovo Nero, ma la maggior parte si rifiuta anche solo di considerare l'essere aiutata da lui; per questo, moltissimi dei suoi interventi più recenti sono stati taciuti dagli stessi marine che ha salvato. Inoltre, sebbene l'iniziativa sia stata censurata dallo stesso Primarca, sul suo capo pende ancora la sfiducia del capitolo, e la maggior parte dei suoi cappellani interrogatori non chiederebbe di meglio che poter "lavorare" su di lui.
    Fino a quando il Leone non ritirerà la sua approvazione a Rovo Nero, tuttavia, gli Angeli della Notte non agiranno contro il loro misterioso protettore.

    Spero che vi piaccia e possa interessare. Ho da poco comprato il supplemento degli Angeli Oscuri, e un passaggio del codex mi ha acceso la lampadina per questo personaggio; sì, è letteralmente la versione "dark angels" del Sanguinor, con meno oro, meno ali, meno presenza salvifica e molto meno rispetto da parte del capitolo stesso, ma molta più brutalità e segretezza.
    Insomma, chi non lo vorrebbe uno tizio che appare dal nulla, evoca un grosso ramo su per i vari orifizi del nemico e poi sparisce senza dire una parola? Tutti pronti a venerarlo, no?
     
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    apparendo pare dalle tenebre stesse per aiutare ne, momento del bisogno

    Ah, Brother Edgius Noctis!

    CITAZIONE
    altre che squadre diverse, e lontane chilometri, lo individuino nello stesso momento.

    Volevi dire "in altre occasioni"?

    CITAZIONE
    L'origine del suo soprannome deriva dalla manifestazione dei poteri psionici dell'astartes, che prendono la forma di rovi, radici e foglie.

    Carino, un biomante!

    CITAZIONE
    su un mondo di cui si è dimenticato il nome;

    L'Administratvm, in connubio con il Mvnitorvm, ci tiene a precisare i seguenti punti all'ordine del giorno:
    A) non abbiamo dimenticato il nome di questo mondo. Si chiamava XYX-203221032024/N80063620. Per questioni di risparmio carta è stato accorciato in X-20 e redatto come tale nell'Atàlass Hastrographiko Maiur, Editionae Dael Pradvs M30.777.
    Qualcuno ha tolto i fogli e poi ha finto di aver perso i dati!

    CITAZIONE
    dopo l'immediata partenza del Primarca, nessuno poté più chiedere informazioni, e la faccenda venne accantonata tra i segreti del Circolo Interno.

    I soliti Angeli Oscuri :=/:

    CITAZIONE
    Fino a quando il Leone non ritirerà la sua approvazione a Rovo Nero, tuttavia, gli Angeli della Notte non agiranno contro il loro misterioso protettore.

    A caval donato...
     
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    Ladruncolo di strada

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    Altre volte sembrerebbe che squadre diverse... eccetera, ho scritto un poco di corsa

    Chiariamoci, nessuno ha informazioni certe che Rovo Nero sia davvero quel Caduto, o semplicemente un qualche marine che sta eseguendo ordini del Primarca o qualsiasi altra cosa; gli Angeli della Notte si limitano a osservarlo se lo vedono, visto che c'è l'ordine permanente di non ingaggiarlo e di non cercare di comunicare con lui; di sicuro, finora si è limitato a salvare da morte certa marine in gravissimo pericolo, e come detto si è dimostrato ben più capace che spiaccicare due cultisti malnutriti

    C'è chi dice che, in realtà, Rovo Nero sia il Gran Maestro degli Angeli della Notte, chi il capo bibliotecario, chi una sorta di "emanazione psichica" di Hexamor; alcuni sono sicuri che il priore dell'ordine della Lama Cinerea sappia chi sia, col piccolo problema che nessuno sa chi sia questo priore
    Tutte queste voci girano tra i servi del capitolo su Sycorax, e tra le milizie di Irlaviani e Malaphiani che hanno combattuto assieme agli Angeli della Notte durante queste apparizioni. Il capitolo si limita a confermare l'esistenza di Rovo Nero, nulla di più
     
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    Altre volte sembrerebbe che squadre diverse... eccetera, ho scritto un poco di corsa

    Non ti preoccupare, ma tieni a mente che a volte prendere mezz'ora in più salva tre ore dopo!
     
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27 replies since 11/1/2024, 18:52   2963 views
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