L'ultimo Libro letto...

Romanzo, trattato, ebook etc!

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    MI stacco un attimino dal filone del 40k per parlare di battle royale (il mio ultimo libro letto):

    Scritto nel 1997, ha avuto un grandissimo successo in giappone (tanto da essere fra i libri più venduti di sempre). La storia tratta di un gruppo di ragazzini di 15 anni appartenenti alla stessa classe delle medie fatti partecipare contro la loro volontà al "programma", un metodo tramite cui una inventata dittatura giapponese tiene a freno i bollenti spiriti giovanili (eh... se vi ricorda hunger games sappiate che ha copiato brutalmente molte idee da questo libro... riuscendo cmq ad essere una mezza ciofeca). Obiettivo del programma? di 42 studenti ne deve restare solo 1.

    Decisamente crudo, pulp e anche un poco splatter. Funziona decisamente bene alternando momenti di tensione a pause psicologice, azione a riposo, momenti sentimentali/erotici alla violenza. Non credo diventarà mai uno dei miei libri preferiti (nonostante abbia iniziato la lettura del simmarillion) ma a distanza di giorni mi ritrovo ancora a parteggiare o a ripensare alla sorte di uno dei giocatori.
     
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    Interessante, sapevo di questa cosa, dell'aver pescato per Hunger Games da altro gia esistente, ma sei il primo che ha effettivamente letto la storia, la cosa direi che in parte si avvicina anche alla tetralogia di "The Maze Runner"
    P.S. @Trotta,ho iniziato il decimo,"the Armour of contempt" e già nelle prime pagine l'istruttore parte definendo i sottoposti "wet farts" e "Son and daughters of bitches", non è stato tradotto, ma mi incuriosirebbe parecchio vedere la versione italiana, se verrebbe censurata o no..


    Edited by Thorik Stoneshield - 26/7/2016, 16:06
     
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    Mi manca meno di un terzo de "A che punto è la notte" di Fruttero e Lucentini.
    Lo stile è sottilmente ironico dei due perfidi autori riescono a tratteggiare le varie
    personalità e a dare a tutte (o quasi tutte) lo spessore che di solito si riserva ai personaggi
    principali. Ovviamente sono perfidi nei confronti di certi personaggi e più comprensivi verso altri.
    La storia rende l’idea dell'ambiente torinese degli anni 70, il giallo fa da filo conduttore ma sembra
    quasi un pretesto per la descrizione di personaggi, appunto.
    Comunque, pretesto o no, è per come si dipanano le loro storie che a me piace il loro stile. ^_^
    Diversamente dal Megret di Simenon (burbero ma comprensivo nei confronti dei diseredati
    della società) che è egli stesso il filo conduttore dei romanzi, F. & L. ti accompagnano nel acconto
    un po' come nella vita reale uno segue lo svolgersi della vita quotidiana, incontra persone
    e vive varie situazioni e poi apprende dal TG i dettagli di un avvenimento di cronaca.
    Le situazioni e gli incontri sono i vari personaggi coinvolti nel racconto del giallo, le loro vicende minime
    e alla fine arriverà la soluzione del delitto allo stesso modo come ci sorprende la notizia sentita nel TG.
    Ma il tutto condito da divertente ironia. :gia:
     
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    Ho terminato un paio di giorni fa "ll potere del cane" e "il cartello" di Don Winslow. Attraverso personaggi fittizi (i protagonisti sono Art Keller e Adan Barrera, rispettivamente poliziotto della Dea e signore del narcotraffico) racconta la lotta degli stati uniti contro i cartelli della droga, come questi abbiano avuto una grande influenza sui governi del messico, l'influenza americana sul sud america, le criticità del sistema usa miscelandola con una narrazione serrata e avvincente.
     
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    Mi sto addentrando sempre di più nelle vicende dei "Gaunt's Ghosts" ho finito ieri il decimo "armour of contempt" ed ho iniziato l'undicesimo "only in death", con l'andare del tempo le file degli spettri si assottigliano,alcuni personaggi sono venuti a mancare in un modo o nell'altro, e si ha l'impressione di una vera e propria stanchezza nell'animo dei protagonisti, secondo i miei calcoli gli spettri vedono solo guerra da almeno otto anni,la saga è davvero ben fatta,tutto si incastra perfettamente, e le descrizioni sono fantastiche oltretutto non c'è noia malgrado siamo ormai all'undicesimo libro
     
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    Vengo a proporvi un libro che non è un libro ma più un fumetto, che non è un fumetto. Insomma un libro raccontato per immagini. E se normalmente non mi metterei a parlare di fumetti, questa volta lo faccio perchè mi ha trasmesso le stesse emozioni che mi avrebbe trasmesso un libro.
    Ma dunque, come si chiama questo romanzo o meglio grafic-novel? Certo, eccovi accontentati" Gli Scorpioni del Deserto di Hugo Pratt ambientato in africa orientale tra il 1940 e il 1942.
    Il protagonista è il disincatato capitano polacco "un po' ebreo", come definisce se stesso, Koinsky che si troverà, suo malgrado coinvolto in cacce alle spie, al tesoro, in ardite incursioni e conoscerà tra le creste delle dune ammalianti le vicende e i pensieri di ebrei, palestinesi, italiani, francesi di vichy e tedeschi durante la IIww
     
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    CITAZIONE (Chernikov @ 11/1/2017, 13:41) 
    Vengo a proporvi un libro che non è un libro ma più un fumetto, che non è un fumetto. Insomma un libro raccontato per immagini. E se normalmente non mi metterei a parlare di fumetti, questa volta lo faccio perchè mi ha trasmesso le stesse emozioni che mi avrebbe trasmesso un libro.
    Ma dunque, come si chiama questo romanzo o meglio grafic-novel? Certo, eccovi accontentati" Gli Scorpioni del Deserto di Hugo Pratt ambientato in africa orientale tra il 1940 e il 1942.
    Il protagonista è il disincatato capitano polacco "un po' ebreo", come definisce se stesso, Koinsky che si troverà, suo malgrado coinvolto in cacce alle spie, al tesoro, in ardite incursioni e conoscerà tra le creste delle dune ammalianti le vicende e i pensieri di ebrei, palestinesi, italiani, francesi di vichy e tedeschi durante la IIww

    Benvenuto nel club. ^_^
     
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    CITAZIONE (Trotta 40K @ 11/1/2017, 16:05) 
    CITAZIONE (Chernikov @ 11/1/2017, 13:41) 
    Vengo a proporvi un libro che non è un libro ma più un fumetto, che non è un fumetto. Insomma un libro raccontato per immagini. E se normalmente non mi metterei a parlare di fumetti, questa volta lo faccio perchè mi ha trasmesso le stesse emozioni che mi avrebbe trasmesso un libro.
    Ma dunque, come si chiama questo romanzo o meglio grafic-novel? Certo, eccovi accontentati" Gli Scorpioni del Deserto di Hugo Pratt ambientato in africa orientale tra il 1940 e il 1942.
    Il protagonista è il disincatato capitano polacco "un po' ebreo", come definisce se stesso, Koinsky che si troverà, suo malgrado coinvolto in cacce alle spie, al tesoro, in ardite incursioni e conoscerà tra le creste delle dune ammalianti le vicende e i pensieri di ebrei, palestinesi, italiani, francesi di vichy e tedeschi durante la IIww

    Benvenuto nel club. ^_^

    Anche tu appassionato di corto maltese?
     
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    CITAZIONE (Chernikov @ 11/1/2017, 19:08) 
    CITAZIONE (Trotta 40K @ 11/1/2017, 16:05) 

    Anche tu appassionato di corto maltese?

    Si fin da piccino, ho parecchi albi cartonati e non.
    Almeno quelli che mi potevo permettere con le mie paghette.
    Prima di Corto Pratt creò altre storie ispirate all'epopea della conquista
    delle terre del Nord America. O sulla seconda guerra, come appunto
    storie tipo "Gli scopioni del deserto".
    Al tempo le nuove avventure di Corto Maltese eran pubblicate
    a puntate sula rivista Linus. Ma quelle precedenti si potevano
    trovare già in raccolte e / o ristampe. Poi fu creata perfino una
    rivista chiamata "Corto Maltese".
     
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    CITAZIONE (Trotta 40K @ 11/1/2017, 19:39) 
    CITAZIONE (Chernikov @ 11/1/2017, 19:08) 
    Anche tu appassionato di corto maltese?

    Si fin da piccino, ho parecchi albi cartonati e non.
    Almeno quelli che mi potevo permettere con le mie paghette.
    Prima di Corto Pratt creò altre storie ispirate all'epopea della conquista
    delle terre del Nord America. O sulla seconda guerra, come appunto
    storie tipo "Gli scopioni del deserto".
    Al tempo le nuove avventure di Corto Maltese eran pubblicate
    a puntate sula rivista Linus. Ma quelle precedenti si potevano
    trovare già in raccolte e / o ristampe. Poi fu creata perfino una
    rivista chiamata "Corto Maltese".

    io l'ho scoperto per caso, e piano piano mi son preso tutti gli albi che ho trovato. Agli scorpioni son arrivato dopo aver letto "cato zulu" e prima mi son letto praticamente tutte le storie di corto. Andando alla mostra di pratt, ho scoperto anche una serie di tavole sulla guerra nel pacifico "sgt kirk" se non ricordo male. E se le trovo tradotte saranno il mio prossimo acquisto.
     
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    CITAZIONE (Chernikov @ 11/1/2017, 20:06) 
    io l'ho scoperto per caso, e piano piano mi son preso tutti gli albi che ho trovato. Agli scorpioni son arrivato dopo aver letto "cato zulu" e prima mi son letto praticamente tutte le storie di corto. Andando alla mostra di pratt, ho scoperto anche una serie di tavole sulla guerra nel pacifico "sgt kirk" se non ricordo male. E se le trovo tradotte saranno il mio prossimo acquisto.

    Per me le storie più belle sono quelle di Corto Maltese ambientate sullo sfondo della prima guerra mondiale.
    Ma ovviamente se ti piace lo stile dell'autore allora prendi tutto quello che trovi. Ma se ti garba quel genere di avventura
    ti segnalo anche Attilio Micheluzzi (leggermente meno onirico di Pratt). Purtroppo un altro autore che non c'è più.
    Feci la conoscenza di questi autori in quell'immensa fucina di grandi autori italiani che è stato il Corriere dei Ragazzi. :wub:
     
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    Faccio un po' di necropost. questo topic è fermo ad eoni fa.
    Cosa state leggendo in questo momento?
    Io ho finito "il seme inquieto" di Anthony Burgess, lo stesso autore di "Arancia Meccanica" Il libro si svolge in un'Inghilterra distopica, in cui la sovrappopolazione (sembra mondiale) è combattuta con una molto malcelata diffidenza verso chi procrea, (un solo figlio per famiglia, meglio nessuno) ed una tendenza palese a favorire unioni omo, al punto da avere comportamenti da regime che intralcia chi ha o ha avuto figli. La situazione ha diverse svolte, fino al finale che ho trovato agrodolce, ma in modo violento.
    Attualmente sto leggendo "Re Lear" di Shakespeare,
     
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    Io sto mangiando i libri di Alanera Edizioni in questo periodo.
    Dopo Indomitus e La Devastazione di Baal, ora tocca a Xeno.
     
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    Per me gli ultimi due libri letti, in pochi giorni e uno dietro l'altro, sono due dei lavori di Philip K. Dick che avevo nel kindle, e ancora mi mancavano: Illusione di Potere e Giocatori di Titano. Entrambe considerate opere minori, a me sono invece piaciuti moltissimo.

    Il primo di particolare ha il forte sapore militarista, che non è uno dei temi preferiti di Dick, e un personaggio femminile davvero incisivo e memorabile, cosa rarissima per chi conosce la bibliografia dello scrittore, che pure racchiude tutti i tratti tipici delle donne descritte nell'opera dickiana, cioè è molto bella, una mezza pazza (o pazza totale) e perseguita il protagonista accanendosi contro di lui in ogni modo possibile. Di tanti personaggi simili, questo è uno di quelli che ricorderò meglio, assieme alla Pris di L'Androide Abramo Lincoln. E sono sempre più convinto che non esistano lettrici donne appassionate di Philip K. Dick :P.

    Il secondo è uno dei tanti suoi lavori in cui si parla di "giochi" come elemento portante della società e ha tante belle trovate che caratterizzano il mondo utopico del romanzo ma che tutt'ora rappresentano una forte allegoria della società ultra-competitiva occidentale, soprattutto americana. In entrambi i romanzi è fortissima la presenza della droga, tema a cui Dick ricorre spessissimo.

    Per chi dell'autore conosce poco consiglio decisamente altri romanzi (e per me gli imprescindibili sono almeno una dozzina) ma sono entrambe opere ingiustamente sottovalutate e ben sopra il livello medio dello scrittore statunitense.

    Prossimo libro, e probabilmente anche quello successivo, sarà un'altro dei 7-8 dello stesso autore, anch'esse tutte opere minori, che ho già nel lettore ma non ho ancora scelto quale :).
     
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    beh anche ne "La svastica sul sole" uno dei personaggi era una donna, e tra l'altro anche abbastanza motivata ad arrivare dove voleva, anche a discapito di ciò, o chi che le stava intorno
     
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